24.7 C
Foligno
venerdì, Luglio 18, 2025
HomeAttualitàLegambiente guarda a Spello: “Occorre un piano moderno complessivo della mobilità”

Legambiente guarda a Spello: “Occorre un piano moderno complessivo della mobilità”

Pubblicato il 19 Dicembre 2022 11:34 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:22

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Svincolo di Scopoli, De Rebotti: “Al lavoro per avviare il cantiere entro il 2026”

Giovedì mattina in consiglio regionale l’intervento dell’assessore alle Infrastrutture in risposta all’interrogazione presentata da Enrico Melasecche. “Opera essenziale per risolvere problemi oggettivi di collegamento”

Dirigenti scolastici, chi resta e chi arriva a Foligno  

Pubblicato il Decreto con cui l’Ufficio regionale, guidato da Sergio Repetto, ha ufficializzato conferme e mutamenti negli incarichi di vertici degli istituti umbri in vista del nuovo anno

Foligno, preso lo scippatore di via Cairoli e via Clitunno

É un 43enne di origini italiane l’uomo che lo scorso fine settimana avrebbe derubato due anziane signore delle loro borse. Ad individuarlo la polizia, grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini riprese dalla videosorveglianza

Partecipazione, mobilità alternativa, accessibilità e verde pubblico. È all’insegna di questi punti fermi che Legambiente Foligno e Valli del Topino si affaccia a Spello, la cui comunità si dimostra sempre più intenzionata a guardare la città dalla prospettiva di uno sviluppo sostenibile. Ed il circolo ambientalista raccoglie questo interesse, mettendosi a disposizione in maniera propositiva ed attiva sul territorio comunale. A tal proposito, secondo Legambiente, “in seguito alla riqualificazione della piazza principale, dei parcheggi esterni e al netto della futura realizzazione degli ascensori, è tempo che il Comune pensi ad un piano moderno complessivo della mobilità che punti alla diminuzione del traffico, alla piena accessibilità da parte di tutti e ad incentivare la mobilità sostenibile”. Sempre stando al circolo, la città delle Infiorate, “pur rappresentando un esempio virtuoso sotto diversi aspetti, dal turismo alla residenzialità”, si trova a fare i conti con “alcune importanti trasformazioni, in parte per affrontare la crescita del flusso turistico e in parte per la crescita dei suoi abitanti”. Ragion per cui “i lavori pubblici degli ultimi anni e quelli previsti per i successivi – evidenziano dall’associazione presieduta da Marco Novelli – non potranno prescindere dall’avere una chiara prospettiva del tipo di città che si vuole ottenere”. Ecco perché Legambiente sottolinea come non bastino le grandi opere, come gli ascensori, se non c’è un disegno complessivo che limiti il traffico privato (esempio con la Ztl in centro) e che organizzi quello pubblico. Grandi opere che, come spiegato dal circolo, tra costi di installazione e manutenzione, risultano sempre più fattori di onere per le amministrazioni comunali, senza dimenticare il sovente scarso utilizzo che non permette di recuperare i costi. Da qui, Legambiente chiede che “gli interventi, ancor più se con dispendio di molto denaro pubblico, e il piano complessivo di mobilità, con la scelta quindi di togliere e aggiungere parcheggi, vengano decisi attraverso un processo di partecipazione con la cittadinanza tutta e in particolar modo quella direttamente coinvolta”.

Anche perché sono diversi i residenti spellani che hanno bussato alla porta del circolo manifestando “forte preoccupazione per un presente ‘incerto’”. Circolo che ha contestualmente sottoscritto una raccolta firme proposta proprio dai cittadini in merito alle criticità dei lavori in corso per i parcheggi di accesso al centro e per gli ascensori.

L’IMPEGNO – È dunque volontà di Legambiente entrare nel dibattito cittadino “con in testa le persone, il loro benessere, l’impatto ambientale e diversi punti fermi”. Alcuni dei quali vengono passati in rassegna dallo stesso circolo. Intanto, c’è l’idea che “le opere pubbliche fatte e in programma dovranno essere pienamente in regola con normative e regolamenti ed accessibili a tutti gli utenti”. E poi ancora, “il verde pubblico, se urbanizzato, dovrà essere sostituito da altro verde pubblico per tenere ad un certo livello la qualità dell’aria e della vita”. Infine, così come evidenziato dall’associazione, “è necessario limitare il traffico e l’accesso al centro storico al fine di proteggere la residenzialità del centro stesso e il flusso turistico da inutili disagi e pericoli, programmando, in alternativa, un efficace e accurato trasporto pubblico”.

Articoli correlati