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Torna la Sagra della Patata Rossa: cinque giorni di cibo, eventi e riflessioni sulla montagna

Pubblicato il 27 Luglio 2022 11:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:49

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Colfiorito è pronta per il ritorno della Mostra Mercato e Sagra della Patata Rossa della montagna Umbro Marchigiana, che si terrà dall’11 al 15 agosto. Ad annunciarlo il presidente Stefano Morini che, insieme al fondatore Domenico Lini, ha illustrato il programma della 43° edizione della storica festa della montagna folignate in una conferenza stampa al palazzo comunale di Foligno.

“Si riparte da dove eravamo rimasti” ha detto Morini, spiegando come il programma sarà condensato in cinque giornate rispetto al passato, dando maggiore spazio al mercatino di Plestia di antiquariato, collezionismo, hobbismo e artigianato artistico che si terrà per tutti e 5 i giorni della manifestazione anziché in sole tre giornate come in passato.
“Avremo ogni sera buone orchestre e il nostro tradizionale menù; nessun concerto finale per motivi economici” una ripartenza definita faticosa dopo due anni di stop, anche per il calo di adesioni dei volontari che la animano e che però sarà un occasione di rinascita.

Nella Sala Mostre 2022 l’esposizione dei quadri di Sergio Timi e di Bruno Messina oltre che dei lavori eseguiti a telaio da Nena Caroselli; la biologa Antonia Tosi presenterà un laboratorio di educazione alimentare consapevole, anche attraverso la raccolta e l’utilizzo di erbe spontanee.

Sabato 13 agosto il raduno dei Vigili del Fuoco in occasione del 25° anniversario del terremoto Umbro Marchigiano e nello stesso giorno la presentazione del libro di Gianluca Pocceschi ‘Frontiere senza uomini’, conversazione su Jugoslavia, Shael Afghanistan e Siria.
Lunedì 15 agosto alle 15 il via al XXII Trofeo Sagra della Patata rossa, gara ciclistica riservata alle categorie ‘esordienti’ 1° e 2° anno.
Novità della ripresa la possibilità, nei giorni di sabato, domenica e lunedì di pranzare negli stand della festa; giovedì 11 e venerdì 12 sarà possibile soltanto cenare.

“Siamo felici che la sagra abbia ripreso la sua attività; era importante riprendere – ha detto il sindaco Stefano Zuccarini in conferenza stampa – perché l’allontanamento dalle iniziative di comunità è un pericolo molto serio. Motivo per cui la Quintana è sempre stata attiva: aver rinunciato a tante manifestazioni ha causato la dispersione di tanti volontari. Ben felici dunque che la Sagra torni, seppure in forma ridotta. In bocca al lupo e che sia l’edizione della ripartenza”.

LA SAGRA COME “MOTORE DI SVILUPPO”

“La Sagra della Patata Rossa è nata nel 1978 come un’esigenza di valorizzazione della montagna umbro marchigiana – ha ricordato Lini – e il tempo non è passato inutilmente: la sagra è stata un grosso motore di sviluppo. Del 1965 la festa della montagna, organizzata dal senatore Salari sottosegretario all’Agricoltura; epoca in cui avvenne la posa della prima pietra del caseificio sociale. Già allora furono messe le basi per creare prodotti importantissimi per il territorio: patate e legumi che “nascono” in quel periodo, con le frequentazioni a Castelluccio e a Norcia”. Lini ripercorre la storia della Sagra come “contribuito fondamentale per lo sviluppo della montagna fino al riconoscimento della patata rossa IGP, unico prodotto del Comune di Foligno – sottolinea con orgoglio – con questa denominazione”

TAVOLA ROTONDA PER UNA CONFERENZA PERMANENTE DELLA MONTAGNA

“Da allora ad oggi serve un forte  input: dobbiamo rilanciare tutti insieme la montagna – aggiunge Lini – ma  questo non può essere il frutto di iniziative sporadiche di associazioni che vogliono fare colpo sull’opinione pubblica”. Il riferimento – poco velato – sembrerebbe per la neonata Associazione della Montagna, che nei giorni scorsi aveva visto la luce a Ponte Santa Lucia. “Nostro compito è dare rilancio all’economia della montagna e per questo abbiamo deciso di organizzare una Tavola rotonda che condurrà alla Conferenza permanente della montagna”. Un convegno con dieci autorevoli relatori fra Storia (dott. Laura Bonomi Ponzi; dott. Maria Romana Picuti; prof. Fabio Bettoni)  Ambiente ( prof. Ettore Orsomando, prof. Roberto Leoni della fondazione Sorella Natura, Alfiero Pepponi presidente Lipu) e Territorio ( con Albano Agabiti, presidente Coldiretti regionale; Sandro Ciani; Pietro Conversini e Paolo Montioni).

IDEE PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA MONTANA

In chiusura Lini ha citato “qualche idea fondamentale” per il rilancio della montagna: la ripresa degli scavi archeologici a Colfiorito; la riproposizione di un progetto di valorizzazione del Lago di Colfiorito; il restauro della struttura del MAC, Museo Archeologico di Colfiorito e la creazione di un’agenzia per un ‘albergo diffuso’ che metta in rete i tanti immobili sfitti che costellano le frazioni montane. Non solo: chiudere al traffico la parte finale di via Adriatica per renderla luogo di riferimento per l’enogastronomia (“come una via Gramsci, ma più bella” ha detto Lini); tutelare attraverso il controllo degli attingimenti le colture tipiche (patate e legumi) e rivedere la gestione del Parco, sostituendo giovani del luogo o folignati ai dipendenti regionali “che non lavorano sabato e domenica: un fatto intollerabile visto che nel fine settimana si concentra la maggior parte dei flussi turistici”.

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