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Prevenzione e cura neoplasie, De Fino: “In lockdown garantite tutte le attività”

Pubblicato il 3 Aprile 2022 08:05 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:09

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“Anche durante la fase più critica del lockdown e della prima ondata, seppur con grandi difficoltà abbiamo sempre garantito tutte le attività di prevenzione e screening e tutte le visite oncologiche”. Lo ha detto il direttore generale dell’Usl Umbria 2, Massimo De Fino, intervenendo nella mattinata di sabato 2 aprile al convegno regionale “Impatto della pandemia sulla prevenzione e cure delle neoplasie in Umbria”, ospitato nella sala Alesini dell’ospedale di Foligno. A promuovere l’iniziativa è stato l’osservatorio “Insieme! Umbria contro il cancro”, che raccoglie 12 associazioni che operano sul territorio regionale, con l’obiettivo di fare il punto sulle risposte assistenziali in favore dei pazienti oncologici garantite dal sistema sanitario regionale nel corso della lunga emergenza sanitaria.

E a confermare le buone prestazioni della sanità umbra ci sarebbe anche l’Agenas. “Il rapporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – ha, infatti, dichiarato Massimo De Fino – conferma lo sforzo straordinario delle nostre strutture e dei nostri sanitari e la scelta assunta dalla Regione Umbria e dalle quattro aziende sanitarie di assicurare la massima priorità ai bisogni di cura degli assistiti affetti da patologie oncologiche”. Per il direttore dell’Usl 2, quindi, “l’Umbria è stata tra le poche realtà in Italia a non abbassare la guardia e a garantire sempre e comunque cure e assistenza ai pazienti più fragili”. Questo, dunque, il punto di ripartenza per De Fino, che ha parlato di “progetti concreti per potenziare ulteriormente la rete oncologica regionale. Integrazione tra territorio – ospedale, investimenti in tecnologie e professionalità, collaborazione tra strutture e aziende, percorsi di cura protetti e dedicati e rapporto virtuoso con le associazioni che – ha concluso – rappresentano un patrimonio in termini di sostegno e vicinanza ai malati e ai nostri servizi sono le linee guida della nostra azione per il futuro”.

A prendere la parola, nel corso del convegno, anche il direttore sanitario dell’Usl Umbria 2, Simona Bianchi, che ha sottolineato l’importante ruolo svolto dal volontariato, apostrofato come “componente indispensabile per lo sviluppo di un sistema complesso come quello sanitario”. “Le associazioni e i tanti volontari in tutte le aree territoriali dell’azienda, da Terni a Foligno, da Narni e Amelia a Spoleto, Orvieto e alla Valnerina – hanno evidenziato dalla direzione strategica dell’Usl 2 – hanno garantito e garantiscono ogni giorno presenza costante, attenzione, impegno, dedizione. Un patrimonio di grande valore che rappresenta un elemento decisivo per compiere insieme un ulteriore salto di qualità, progettare e costruire insieme una risposta più forte e diffusa in termini di prevenzione e cura”. Un plauso ai volontari, dunque, ma anche ai professionisti della sanità, per il loro “impegno che – ha detto il direttore del San Giovanni Battista, Mauro Zamponi – ancora oggi prosegue senza sosta in questa fase di recrudescenza dell’infezione”. 

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