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Foligno, sabato protesta all’ospedale: “È al collasso”

Pubblicato il 23 Marzo 2022 11:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:12

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“C’era una volta la sanità pubblica”. È questo l’eloquente slogan con cui il Pd di Foligno si prepara a scendere in piazza per denunciare, tra le altre cose, le criticità di un ospedale cittadino che dal partito descrivono “al collasso” e “riacquistare il diritto alla salute di tutti e per tutti”. L’appuntamento è per sabato 26 marzo alle 11 con un presidio di protesta proprio al “San Giovanni Battista”. “Da tempo volevamo organizzare manifestazioni come questa ma l’emergenza sanitaria che invitava alla cautela ci ha trattenuto – racconta a Rgu la dem Rita Barbetti -, ma ora è il momento di far sentire la nostra voce e soprattutto quella di tante persone rassegnate di fronte alle criticità della sanità locale”.

Diversi i motivi alla base della protesta, e tutti dettagliati dallo stesso esponente del Partito democratico. “In prima analisi – spiega Barbetti – la cosa grave, dopo due anni di Covid, è la mancanza di programmazione nella sanità che intanto annaspa. La recrudescenza della pandemia sta facendo riaffiorare criticità ormai vecchie di mesi e a cui non è stato ancora posto rimedio, segno – prosegue la dem – di scarsa lungimiranza proprio nella programmazione”. Programmazione latitante, per Barbetti, tanto a livello regionale quanto locale, e che proprio sul locale si ripercuote. “All’ospedale di Foligno l’ondata in corso ha imposto la riapertura del reparto Covid – sottolinea l’esponente -, cosa che ha di nuovo comportato un’interruzione dei servizi ordinari, con l’inevitabile allungamento delle liste d’attesa. Non è accettabile – aggiunge – che in tempi di pandemia, in cui purtroppo siamo ormai abituati a vivere, vengano trascurate patologie importanti come quelle cardiovascolari o oncologiche”.

Il Pd è quindi pronto a protestare difronte al nosocomio cittadino “perché ormai da troppo tempo ci sono dieci reparti senza primario, per difendere il personale e perché si continua ancora a mentire sulla creazione della casa di comunità quando invece le carte dicono che Foligno non ce l’avrà”. A sentire sempre Barbetti, inoltre, il partito scenderà in piazza contro “il tangibile il tentativo di non far funzionare la sanità pubblica con la conseguente deviazione invece verso quella privata, non accessibile a tutti”.

SINDACATI – Invitate al presidio di sabato mattina anche le sigle sindacali, alcune delle quali, già il giorno prima (25 marzo), torneranno a manifestare in piazza per denunciare “una sanità regionale ancora in grave difficoltà”. Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl dell’Umbria venerdì saranno infatti sotto la Prefettura a Perugia per dire “no” a ritardi nella ripartenza dell’attività ordinaria non Covid, allungamento delle liste d’attesa, carichi di lavoro insostenibili per il personale, mancate assunzioni stabili e ulteriore perdita di professionalità a vantaggio di altre regioni. “Questioni che parlano di una situazione grave – scrivono in una nota i segretari Tatiana Cazzaniga, Luca Talevi e Marco Cotone – che poteva essere prevenuta, traendo insegnamento dalle precedenti ondate”.

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