Settantasei anni sono passati da quel terribile 12 agosto 1944, durante il quale soldati nazifascisti uccisero 560 persone, tra loro oltre un centinaio di bambini. Un giorno terribile, appunto, passato alle cronache come eccidio di Sant’Anna di Stazzema, dal nome di uno dei Comuni – Stazzema appunto – dove si consumò la tragedia.
Una data che è ben scalfita anche nella memoria della città di Foligno. Già, perché tra le 560 vittime della furia nazifascista compaiono anche i nomi di Bianca, Anna Maria, Luciana, Eros, Feliciano, Maria Grazia, Franca, Carla e Maria, ossia moglie e figli del folignate Antonio Tucci. Ed a loro e a tutti gli uomini, le donne e i bambini uccisi in quel triste giorno che oggi è andato il pensiero di tutta l’Italia. Compreso quello – come detto – della comunità folignate, rappresentata dal vicesindaco Riccardo Meloni.
Prima volta a Stazzema per l’amministrazione comunale guidata da Stefano Zuccarini che, lo scorso anno, aveva mancato l’appuntamento accendendo il dibattito in città. Il motivo, aveva spiegato in quell’occasione il sindaco che si era scusato per l’assenza delle istituzioni nell’anniversario dell’eccidio, “alcuni difetti di comunicazione tra il cerimoniale e la giunta”.
Come detto, però, quest’anno a prendere parte alla cerimonia di commemorazione che si è tenuta a Stazzema è stato il vicesindaco Meloni. “Oggi – ha detto attraverso il suo profilo social – ho avuto l’onore di rappresentare l’amministrazione comunale nel 76esimo anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema da parte dei nazisti. Al concittadino Antonio Tucci furono barbaramente uccisi la moglie e 8 figli”.
Per il vicesindaco folignate molto sentito il momento in cui il Ministro per le politiche europee e il sindaco di Stazzema hanno reso omaggio ai caduti davanti alle corone deposte in loro memoria. Tra le tante anche quella inviata dal Comune di Foligno, come sottolineato in una nota dal sindaco Stefano Zuccarini.
E mentre a più di 300 chilometri di distanza dalla città della Quintana si celebravano le 560 vite spezzate per mano dei soldati tedeschi, a Foligno, in via Martiri Tucci, è comparso un fiore. Il gesto di una mano ignota, hanno spiegato dalla sezione Anpi “Franco Ciri”, che si ripete da qualche anno a questa parte.