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Curare anche quando non si può guarire, il prezioso contributo di Persefone alla collettività

Pubblicato il 25 Giugno 2020 12:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:37

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Curare anche quando non si può guarire”. È questo il motto dell’associazione di volontariato Persefone di Foligno, che dal 2011 è in prima linea nel sostegno gratuito ai malati e alle rispettive famiglie che si trovano in situazioni di sofferenza. “Fin dall’inizio abbiamo deciso di occuparci dei malati terminali – ha spiegato ai microfoni di Rgunotizie.it la presidente Anna Maria Paci – con l’obiettivo di garantire loro, comunque, la miglior qualità di vita possibile”. La onlus guidata dalla dottoressa Paci ha stretto ben presto contatti con le istituzioni e, soprattutto, con il servizio di cure palliative dell’Usl 2. “Un servizio poco conosciuto – ha detto Anna Maria Paci -, ma di cruciale importanza, a cui ci si può e ci si deve rivolgere in caso di situazioni critiche. Ci siamo messi a loro disposizione, dunque, per dare supporto con risorse di cui non disponevano”. Se si parla di risorse professionali, Persefone scende in campo con due psicoterapeute, un fisioterapista e, fino a poco tempo fa, un medico. “Cerchiamo di aiutare pazienti e famiglie durante tutto il percorso della malattia e, nel caso del ‘care-giver’, cioè colui che assiste al malato, anche nei momenti che seguono il lutto. Offriamo, dunque, supporto psicologico, ma anche la possibilità di usufruire di un fisioterapista, dato che il servizio ne è sprovvisto, e di un medico volontario specificatamente formato”. Accanto a questi ci sono anche i cosiddetti volontari laici, coloro, cioè, che donano il proprio tempo anche semplicemente per fare compagnia. La formazione è comunque di cruciale importanza per l’associazione che, a tal proposito, organizza ogni anno un convegno su un tema specifico. Convegni aperti a tutti che approfondiscono argomenti importanti, come ad esempio la morte “perché – come ha detto Anna Maria Paci – anche nel parlare di morte si finisce per parlare di vita”. E poi risorse fisiche, presidi sanitari come letti articolati e materassi antidecubito, messi a disposizione in tempi brevissimi. Un’opera, quella di Persefone, costantemente a favore della comunità. Basti pensare che, prima della pandemia, i volontari dell’associazione presenziavano al day-hospital oncologico del nosocomio folignate per alleviare le mattinate dei malati sottoposti a chemioterapia. “Anche con piccoli gesti è possibile aiutare le persone – ha spiegato la presidente –, in questo caso i volontari offrivano tè e pasticcini ai pazienti, magari accompagnati da parole di conforto”. La pandemia ha interrotto questa iniziativa, ma in casa Persefone si sono dati comunque da fare durante il lockdown. Attraverso videochiamate, infatti, i volontari hanno portato avanti l’attività di consulenza ai bisognosi. Si, perché soprattutto per un paziente è importantissimo essere ascoltato. A sentire i volontari, si creerebbe un rapporto viscerale con il malato, carico di significato e con grandissimo coinvolgimento emotivo. Sempre durante il periodo più buio dell’emergenza sanitaria, e grazie ai fondi del 5xmille, le donazioni dei pazienti e familiari e i proventi delle iniziative finora organizzate, Persefone ha donato un defibrillatore alla terapia intensiva dell’ospedale di Foligno e cento tute protettive al Distretto sanitario cittadino. Non solo, ancora oggi i volontari sono attivi nella consegna della spesa e dei farmaci a coloro che hanno difficoltà.

Tutte le informazioni sulle iniziative della onlus sono consultabili al sito www.persefonefoligno.ited utilizzando il codice fiscale 91041890541 si può anche supportare con il 5xmille l’opera di Persefone che ha lanciato lo slogan “Aiutaci ad aiutare”.

L’intervista completa alla dottoressa Anna Maria Paci andrà in onda al termine del giornaleradio di Radio Gente Umbra di questa sera, giovedì 25 giugno 2020

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