Prima l’interruzione del servizio a causa dell’emergenza Covid-19, poi il cambio di appalto. È così che 9 letturisti, che da anni lavoravano per la Valle Umbra Servizi per conto di aziende terze, si sono ritrovati senza lavoro. La denuncia porta la firma della Cgil, che parla di nove lavoratori “tagliati fuori, nonostante la clausola sociale che dovrebbe garantire loro il posto di lavoro”.
Dopo lo stop imposto dal Coronavirus, infatti, i 9 lavoratori si sono ritrovati a fare i conti con un cambio di appalto che ha visto l’affidamento del servizio alla AeG Spa. Affidamento “che – secondo quanto sottolineato dal sindacato – li ha messi di fronte ad una scelta impossibile: scagliarsi l’uno contro l’altro per conservare il posto di lavoro, oppure rifiutarsi e venire semplicemente rimpiazzati con altri lavoratori”. “L’azienda subentrante – spiegano infatti dalla Cgil -ha proposto ai lavoratori un contratto di prova di un mese al termine del quale solo cinque di loro sarebbero stati assunti. E comunque con contratti a termine”.
Ma non solo. “Gli unici lavoratori rientrati fino ad ora – afferma Cristina Taborro della Filcams Cgil di Perugia – sono i pochi non iscritti alla Cgil”. Circostanza che per Taborro non è frutto del caso, “quanto piuttosto – attacca – una palese volontà di colpire i lavoratori che provano ad organizzarsi e quindi una evidente violazione dei diritti sindacali”. Da qui, dunque, l’appello del sindacato a rispettare quanto previsto nel capitolato d’appalto, a partire dalla clausola sociale. “Chiediamo rispetto per questi lavoratori e soprattutto per gli accordi sottoscritti – conclude Cristina Taborro -. Non è possibile pensare di ripartire speculando sulla pelle di chi lavora”.