Diciassette unità speciali per la gestione dei pazienti positivi al Coronavirus che non necessitano del ricovero in ospedale e 44 medici impiegati: è la strada imboccata dalla Regione Umbria per far fronte all’emergenza Covid-19. Le unità speciali saranno attive sette giorni su sette, con orario continuato dalle 8 alle 20.
“Ci teniamo a rassicurare i medici che si dedicheranno a questa attività – ha spiegato il direttore regionale alla salute, Claudio Dario – che lavoreranno in sicurezza”. A questo proposito, infatti, la Protezione civile sta procedendo all’acquisto di 500mila mascherine e si sta adoperando “per far sì – commenta Dario – che le aziende sanitarie abbiano a disposizione i dispositivi di protezione individuale per il personale”.
Compito delle unità speciali, secondo quanto reso noto dal direttore regionale alla salute, il monitoraggio telefonico e domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 e di quelli in quarantena per sospetta infezione, in base alle segnalazioni dei medici di medicina generale dei pediatri di libera scelta, di continuità assistenziale o dai medici del distretto e del dipartimento di prevenzione.
“Per quanto riguarda il reclutamento dei professionisti – ha spiegato in conclusione Claudio Dario – anche in ragione dell’urgenza di conferire gli incarichi, le aziende richiederanno la disponibilità volontaria e, se non si raggiunge il numero stabilito, potranno procedere a chiamata diretta con la pubblicazione di un avviso aziendale di disponibilità, con scorrimento delle graduatorie aziendali per incarichi a tempo determinato”. Il compenso lordo per le attività svolte dai 44 medici sarà di 40 euro l’ora e l’assegnazione avverrà verso le unità speciali territorialmente competenti, affidando il coordinamento delle attività al distretto di riferimento.