8.6 C
Foligno
sabato, Novembre 15, 2025
HomeCronacaCoronavirus, rientrati gli italiani a Wuhan: tra loro anche i folignati

Coronavirus, rientrati gli italiani a Wuhan: tra loro anche i folignati

Pubblicato il 3 Febbraio 2020 18:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:08

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Il Laboratorio di scienze rende omaggio a Paolo Maffei a 100 anni dalla sua nascita

Da dicembre a maggio Foligno ospiterà tutta una serie di iniziative pensate per celebrare uno dei suoi cittadini più illustri. Il direttore Mingarelli: “È stato capace di introdurre profonde innovazioni nell’astrofisica del Novecento e nella scienza in generale”

Sanità, il Pd folignate chiede il potenziamento dell’ospedale

Tra le istanze avanzate il ripristino delle strutture complesse di Pneumologia e Gastroenterologia, il bando per il primario di Medicina e l’ampliamento del pronto soccorso. Soddisfazione per la conferma della casa di comunità da parte del dg Noto in commissione

Natale a Foligno, il Comune “investe” quasi 70mila euro

I fondi stanziati dall’amministrazione in concerto con la Regione andranno a coprire le spese per l’illuminazione, pari a poco più di 48mila euro, e quelle per la casa di Babbo Natale che sarà allestita all’ex teatro Piermarini

Sono rientrati lunedì mattina i 56 italiani che si trovavano a Wuhan, città della Cina da cui si è diffuso il coronavirus. Tra loro anche la famiglia di Foligno che, secondo quanto si apprende, sta bene, così come tutti gli altri passeggeri. L’intero gruppo si trova ora nella cittadella militare della Cecchignola, dove trascorrerà 14 giorni in isolamento, “tempo massimo – spiegano dal Ministero della salute – di incubazione del virus”. Con il gruppo di italiani tornati dalla Cina doveva esserci anche un altro passeggero, che però al momento della partenza aveva la febbre e quindi, come previsto dal protocollo, non è stato fatto partire.

Il Boeing KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare era partito alla volta di Wuhan, alle 6 di domenica dall’aeroporto di Pratica di Mare, dove ha fatto ritorno appunto lunedì mattina. A bordo, oltre ai 56 italiani prelevati nella cittadina cinese, anche il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, medici e militari, oltre al personale dell’equipaggio. A comporre il team sanitario che ha monitorato la situazione dei passeggeri due medici del Ministero della salute, un medico ed un infermiere dell’Aeronautica militare ed un medico e un infermiere dell’Esercito Italiano.

Una volta atterrato il gruppo ha trovato una zona allestita per l’accoglienza con apposite strutture campali, attrezzature per il monitoraggio e per l’effettuazione delle prime visite mediche. Ed ancora un percorso di decontaminazione per il personale entrato in contatto con gli italiani rimpatriati, tutte capacità peculiari del Servizio sanitario infermeria principale e del 3° Stormo dell’Aeronautica Militare.

A seguire, come detto, il trasferimento alla Cecchignola, dove i 56 connazionali trascorreranno i prossimi 14 giorni. A disposizione due palazzine del Centro olimpico sportivo dell’esercito per un totale di 70 stanze dotate di ogni comfort: dal bagno in camera alla tv e al wi-fi. Per quanto riguarda i pasti, invece, saranno serviti in mono porzioni in contenitori usa e getta. Così come monouso saranno posate e piatti. Al termine di ogni pasto verrà tutto gettato in sacchi che verranno poi chiusi ermeticamente e trattati come rifiuti speciali.

Come comunicato dal capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia, i 56 italiani “stanno bene per ora”. Nel caso in cui si dovesse manifestare qualche sintomo, la persona interessata verrà trasferita all’ospedale Spallanzani. Per le emergenze, comunque, è stata predisposta una camera di isolamento temporanea all’interno della Cecchignola. Degli italiani che avevano fatto richiesta di ritorno, solo un connazionale è stato trattenuto a Wuhan perché aveva la febbre. Nessuna richiesta di rimpatrio, invece, per un’altra quindicina di persone. Gli italiani a Wuhan, infatti, erano nel complesso una settantina.

Articoli correlati