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Foligno, la proposta per i prefabbricati del sisma: “Assegnarli come per le casette in legno”

Pubblicato il 8 Ottobre 2019 12:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:30

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Porta la firma della consigliera comunale Claudia Minelli l’interrogazione al sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, in merito alla valorizzazione dei prefabbricati in calcestruzzo che si trovano a Volperino, Annifo e Rasiglia, costruiti dopo la crisi sismica del ‘97.

Utile fare un passo indietro. Dopo il terremoto di 22 anni fa, infatti, nelle aree di protezione civile erano stati allestiti dei prefabbricati in legno, poi assegnati alla popolazione colpita dal sisma. Una volta superata l’emergenza, il Comune di Foligno ne ha concesso l’uso, a titolo oneroso e temporaneo, mediante la stipula di contratti. Contratti che, nell’eventualità di nuove calamità naturali, prevedono la possibilità per l’Ente di palazzo Orfini Podestà di attivare le procedure di restituzione anticipata – entro le 24 ore dall’invio formale della richiesta – dell’immobile.

Accanto, però, ai prefabbricati in legno, la consigliera Minelli ricorda come, a seguito della crisi sismica, erano state costruite anche trentasei strutture in calcestruzzo tra le frazioni di Volperino, Annifo e Rasiglia. La maggior parte delle quali – si legge nell’interrogazione – risulta, ad oggi, non utilizzata. A fronte di questo quadro, l’esponente di minoranza chiede di sapere il numero di prefabbricati in calcestruzzo attualmente utilizzati e se per gli altri, dopo averli sistemati, possano essere attivati bandi di assegnazione analoghi a quelli già emanati per l’assegnazione dei prefabbricati in legno. In caso di risposta affermativa la richiesta è di poterli destinare a coloro che, nelle frazioni montane, hanno ancora la seconda casa in condizioni di inagibilità.

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