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Foligno, il lavoro in team al centro del corso sulla gestione sanitaria delle maxiemergenze

Pubblicato il 9 Novembre 2018 16:05 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:29

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Una full immersion di tre giorni sulla gestione sanitaria di maxiemergenze traumatiche secondo il modello Mass Casualties Simulation System. È quella che si è tenuta negli scorsi giorni alla caserma Gonzaga di Foligno. Promosso dal Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito in collaborazione con l’Usl Umbria 2, il corso ha visto la partecipazione di personale sanitario, medici militari e civili di diverse specialità, di infermieri che operano nell’emergenza, in pronto soccorso, in sala operatoria e in terapia intensiva. Ed ancora di rappresentanze locali, della protezione civile, dei vigili del fuoco e della polizia di stato.

Obiettivo didattico l’acquisizione di conoscenze, competenze e strumenti metodologici per  la pianificazione e gestione della risposta sanitaria ad eventi complessi di maxiemergenza, extra ed intra ospedaliera. Particolare attenzione è stata dedicata al lavoro in team, visto e considerato che molti dei  decessi nelle prime ore dall’evento avvengono  per cause evitabili, come l’inappropriatezza delle decisioni prese, la sottostima della gravità delle lesioni o un’errata interpretazione degli esami effettuati. Per ridurre questo rischio, i partecipanti sono stati coinvolti in un percorso formativo con attività teoriche e pratiche, per una migliore condivisione del lavoro in team sperimentando tutte le fasi della catena dei soccorsi.

Ad aprire i lavori è stato il saluto del generale di brigata Emmanuele Servi, comandante del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito, e di Pietro Manzi, direttore sanitario dell’Usl Umbria 2. Nei giorni seguenti, agli oltre 50 partecipanti al corso è stato proposto il sistema di simulazione Mass Casualties Simulation System che fa ricorso a pazienti “reali” estrapolati da casistiche di incidenti realmente avvenuti con lesioni “reali” (simulate mediante schede magnetiche). Compito dei partecipanti, riconoscere e trattare tali lesioni pena la morte o la perdita di funzioni vitali dei pazienti, tutto mirato a rendere l’esercitazione vicinissima alla realtà.

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