“Un ritorno al passato per migliorare la qualità della vita futura”. Così il presidente dell’associazione “La nocciola di Bavagna”, ha annunciato il ritorno di una delle manifestazioni più attese della città delle Gaite. La “Festa della nocciola”, appunto, che tornerà con un’anteprima dal primo al 4 novembre, per poi entrare nel clou della settima edizione dal 29 al 31 dicembre prossimi.
“Quest’anno – ha spiegato il presidente Pirillo – tema centrale della manifestazione sarà ‘Semi antichi’, con l’obiettivo di portare l’attenzione sul beneficio di scegliere prodotti sani e non alterati geneticamente. La nocciola di Bevagna – ha infatti spiegato – ha caratteristiche nutrizionali ed organolettiche eccezionali e di questo si sono accorte anche le grandi aziende, sempre più interessate alla nostra produzione”. Un evento, quello ospitato a Bevagna, importante anche “sul fronte turistico – gli ha fatto eco Enrico Bastioli, tra i collaboratori della manifestazione – ma anche capace di mostrare ai giovani le opportunità offerte dall’agricoltura”.
In programma il prossimo weekend, dunque, una vera e propria full immersion nel mondo dolce e gustoso della nocciola, a cominciare dalla visita al noccioleto. Appuntamento con il quale verrà regalata ai partecipanti una piantina di nocciole da riportare a casa e coltivare e proposta l’adozione di un filare di nocciole nella zona. Inoltre, saranno distribuite – a scopo promozionale – sacchetti di nocciole e di altri prodotti a tutti i partecipanti come degustazione e in maniera gratuita, grazie al progetto presentato dal Comune di Bevagna a valere sulla misura del Psr dell’Umbria 16.2.4.
La festa coinvolgerà l’intero borgo con banchi che presenteranno ai visitatori i prodotti tipici del territorio, mentre i ristoranti del posto cucineranno piatti tipici a base di nocciole. In agenda, poi, momenti di approfondimento per far conoscere la nocciola e le sue proprietà alla presenza di personalità del mondo della politica, delle associazioni di categoria e della cultura. Si comincia giovedì primo novembre con l’apertura degli stands, a partire dalle 10, e un interessante incontro con il professore Ivo Picchiarelli, che illustrerà la tradizione della frutta in guscio nell’alimentazione e nella tradizione. Il giorno seguente si parlerà, invece, di semi antichi mentre sabato 3 novembre sarà dedicato alla coltivazione del nocciolo e al problema della salvaguardia dell’ambiente. Tra le attività collaterali due mostre di pittura, i disegni di Franco Guida, artista del Salento che non ha esitato a catturare numerosi angoli del territorio.
Poi, come detto, la Festa della nocciola saluterà tutti per dare appuntamento a fine dicembre.