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Foligno, già una decina le donne che si sono rivolte al nuovo centro antiviolenza

Pubblicato il 5 Luglio 2018 12:43 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:54

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Esasperata dalla situazione, la donna ha trovato il coraggio di chiedere aiuto alle forze dell’ordine: in suo soccorso gli agenti della polizia locale e del Commissariato di Foligno. In alcuni episodi le violenze sono avvenute anche alla presenza del figlio della vittima

Nove telefonate. Sono quelle arrivate al neonato centro antiviolenza di Foligno nel corso del primo mese di vita. Inaugurata il 28 maggio scorso, la struttura è così entrata subito in piena attività, rispondendo ai bisogni di chi si rivolge a personale specializzato per chiedere aiuto. Delle nove donne che hanno contattato il centro, cinque sono quelle che hanno deciso di intraprendere un percorso di uscita dalla spirale della violenza, perpetrata all’interno ed all’esterno delle mura domestiche. “Seppur sia ancora il primo mese di attività – commenta Elena Bistocchi, presidente dell’associazione ‘Liberamente Donna’ – quello raggiunto è comunque un buon risultato. Anche perché il servizio sta ancora ‘vivendo’ quella fase di avvicinamento al territorio in cui opera e di conseguente conoscenza da parte dell’utenza. Con il tempo, però, arriverà l’assestamento”. I dati, ancora troppo ridotti, impediscono di tracciare un quadro di quella che è la situazione nel territorio. Numeri alla mano, comunque, l’utenza, al momento, si presenta trasversale sia per età che per nazionalità. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, poi, ad accedere al servizio non sono solo donne provenienti da territori limitrofi, ma appartenenti anche alla realtà locale. “Questo – spiega Elena Bistocchi – perché il centro garantisce una maggiore privacy diversamente da altre situazioni”. Lo sportello, infatti, si trova all’interno dell’ospedale San Giovanni Battista, in alcuni locali non identificabili o etichettatili come centro antiviolenza. Una scelta voluta, soprattutto per rassicurare le tante donne che, proprio nel timore di essere in qualche modo identificate, preferiscono tacere piuttosto che confidarsi e chiedere aiuto nel tentativo di ritrovare quella serenità perduta. Il centro antiviolenza dell’ospedale, che va ad aggiungersi al servizio di codice rosa del pronto soccorso ed alla stanza rosa allestita all’interno della caserma dei carabinieri in via Garibaldi, è aperto il lunedì pomeriggio dalle 15 alle 18 ed il giovedì mattina dalle 11.30 alle 14.30. Forte anche della collaborazione e dell’interazione con i servizi sociali del Comune di Foligno. E proprio i due Enti, associazione da un lato ed amministrazione dall’altro, a breve si rincontreranno per fare un primo report di questa esperienza in rosa pensata per il benessere di quelle donne che troppo spesso mettono sé stesse in secondo piano, lasciando tanto troppo spazio alla violenza ed ai soprusi da parte dell’altra persona.

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