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Ast di Terni, ridotti i turni di lavoro. Nuovo sciopero

Pubblicato il 22 Ottobre 2014 16:40 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:01

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Sciopero ad oltranza e presidi dei lavoratori 24 ore su 24 davanti ai cancelli dell’Ast di Terni, oltre che di fronte a Prefettura e Comune. E così, dopo che l‘azienda ha comunicato questa mattina alle Rsu dello stabilimento la decisione di ridurre da lunedì la turnistica nell’area a caldo della fabbrica, è partita una nuova mobilitazione. Si fa strada quindi quello che può essere definito un vero e proprio incubo. La paura è che diventi realtà ciò che l’amministratore delegato, Lucia Morselli, aveva proposto a luglio, con il piano industriale che prevede risparmi per 100 milioni di euro annui e una riduzione di oltre 500 posti di lavoro. Intanto, questa mattina il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è tornato a ripetere: “Siamo molto preoccupati per le acciaierie di Terni”. Lo ha detto ad una scolaresca di Narni, incrociata in piazza Colonna a Roma. “Stiamo lavorando”, ha assicurato per l’ennesima volta il premier. Fatto sta che la tensione è sempre più alta e le buone notizie tardano ancora ad arrivare. Di certo c’è che l’azienda ha deciso di ridurre i turni, mentre la procedura di mobilità per 537 lavoratori – avviata dopo il fallimento del negoziato tra l’azienda, il governo e i sindacati – sta andando avanti. Per il momento dovrebbero essere 103 le persone che hanno accettato l’accordo per lasciare il proprio posto di lavoro. Intanto Fim, Fiom, Uilm nazionali hanno programmato per martedì 28 ottobre una riunione, a Terni, del coordinamento delle Rsu di Ast e di tutte le aziende ternane coinvolte nella vertenza per decidere le ulteriori iniziative da mettere in campo, anche a livello europeo.

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