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Montefalco, operatori vitivinicoli a lezione di cinese e tedesco

Pubblicato il 20 Gennaio 2015 18:10 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:09

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Aprirsi alla Cina e rafforzarsi in Germania. Con questo obiettivo il Consorzio tutela vini di Montefalco ha deciso si promuovere corsi gratuiti di lingua – cinese e tedesca appunto – rivolti a tutti i dipendenti e proprietari delle cantine della Doc Montefalco e della Dogc Montefalco Sagrantino, al personale del Comune e a quello del Museo di San Francesco. “Per convincere un mercato potenziale da 3 miliardi di euro circa, come quello cinese ad ampliare l’import del vino italiano in termini di varietà – spiega infatti il presidente del Consorzio, Amilcare Pambuffessti – e per mantenere salda la leadership in quello tedesco, è necessario adottare strategie mirate che garantiscano opportunità tangibili per le nostre eccellenze enologiche”. Obiettivi che, per Pambuffetti, richiedono quindi “competitività da parte delle imprese vinicole, al fine – dichiara – di fronteggiare i competitor su questi grandi mercati internazionali”. Il valore dell’export per i vini di Montefalco si aggira, attualmente, intorno al 45 per cento circa e si concentra principalmente su Germania e Stati Uniti con aperture che lasciano ben sperare per l’approccio ai mercati emergenti come la Cina. “Prendendo spunto dal modello francese – prosegue – indirizzeremo i nostri produttori ad unire le forze per intraprendere nuovi e ponderati percorsi di export che speriamo risultino fruttuosi. Il primo passo – conclude – è, dunque, mosso verso il  superamento dello scoglio linguistico, inevitabile tassello per facilitare il dialogo con i buyers internazionali”. La formazione prevista sarà strutturata in maniera duratura e articolata: tre livelli di apprendimento, per i prossimi tre anni con una cadenza bisettimanale, docenti madrelingua specializzati nell’insegnamento linguistico e interruzioni previste solo in concomitanza dei principali eventi che coinvolgeranno le aziende vinicole del territorio. 

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