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Polveri sottili, Bastida: “Contrari all’ordinanza. Soluzione inadeguata”

Pubblicato il 24 Gennaio 2015 10:50 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:07

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A distanza di una settimana dall’entrata in vigore a Foligno dell’ordinanza anti-smog, ad intervenire sulla questione è la Confcommercio che, attraverso il suo presidente, Fabrizio Bastida, esprime tutta la propria contrarietà rispetto a quella che definisce una “soluzione facile e d’effetto”. Per il numero uno dell’associazione di categoria, il provvedimento adottato dall’amministrazione comunale non tiene conto “né della sua reale efficacia, né delle sue ripercussioni pesantemente negative in altri ambiti”. “Confcommercio – spiega in una nota – è in disaccordo con l’ampliamento sia dell’area che della fascia oraria di chiusura al traffico non per un fatto corporativo, ma perché sulla base di analisi condotte dall’Arpa e dall’Università di Perugia già diverso tempo fa è emerso che sulla qualità dell’aria a Foligno incide di più la combustione di biomasse (legna e sfalci di potature, soprattutto ulivi) che non quelle derivanti dal traffico e dal riscaldamento. In occasione della presentazione di quello studio – prosegue Bastida – il sindaco Mismetti sottolineò l’importanza di conoscere le cause del fenomeno per agire in maniera il più possibile mirata. Come mai, allora – si chiede il presidente di Confcommercio – oggi l’amministrazione interviene, ancora una volta, su una causa secondaria di aumento delle polveri sottili?”. Per l’associazione dei commercianti non è in questo modo che si può risolvere il problema dell’inquinamento. “Così facendo – attacca – si ottiene al massimo un risultato momentaneo e sporadico e in compenso si generano una serie di conseguenze negative. Limitare la circolazione – sottolinea – in un periodo dell’anno già economicamente “morto” e con le imprese che escono da mesi durissimi, caratterizzati da una valanga di scadenze fiscali, significa togliere ulteriore ossigeno ad un tessuto economico già allo stremo”. Da qui l’invito del presidente Bastida all’amministrazione affinchè “torni sui suoi passi e valuti azioni alternative che non abbiano ripercussioni sempre e solo sulle imprese e sul centro storico, pianificando – conclude – le strategie di intervento in modo coerente con quanto impone il rigore delle analisi tecnico-scientifiche”.

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