Sono 1.363 gli ospedali italiani coinvolti dal Programma nazionale esiti (Pne) dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e quello di Foligno è tra i pochi che hanno potuto garantire interventi ai pazienti con infarto Stemi in meno di 90 minuti. Il “San Giovanni Battista”, infatti, rientra tra le 35 strutture ospedaliere italiane ad alto volume che, secondo l’edizione 2024 del Pne, ha mostrato valori uguali o superiori alla soglia del Decreto ministeriale 70/2015 nel 2023 e nei tre anni precedenti per quanto riguarda la tempestività di accesso all’angioplastica coronarica nei pazienti con infarto Stemi.
L’ospedale cittadino compare tra i 35 italiani e tra i 18 del Centro-Sud (comprese le isole) a dimostrarsi, stando ai dati, in grado di poter sostenere tale tipo di intervento. Il report di Agenas sottolinea come la proporzione di interventi Ptca (angioplastica coronarica percutanea transluminiale) effettuati entro 90 minuti abbia superato nel 2023 la soglia del 60% prevista dal decreto ministeriale 70/2015, passando da un valore medio del 57% nel 2022 al 63% nel 2023. Come emerge dalla sezione dedicata da Agenas all’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno nel 2022 i pazienti che hanno ricevuto interventi Ptca entro 90 minuti dall’accesso nella struttura sono stati il 73,82%, mentre nel 2023 si è assistito ad un incremento di ben otto punti percentuali, che ha portato il numero dei pazienti all’81,82%.
Ad emergere, ai sensi del Pne, è anche che Agenas ha valutato come molto alto il livello degli ambiti nervoso, cardiocircolatorio e nefrologico del “San Giovanni Battista”, alto quello degli ambiti respiratorio, gravidanza e parto e di chirurgia generale, mentre ad essere stati bocciati con un livello medio e basso sono stati, rispettivamente, la chirurgia oncologica e l’ambito osteomuscolare.