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Spoleto, presentato al Coworking il libro di Dente “Favole per bambini molto stanchi”

Pubblicato il 28 Giugno 2015 11:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:45

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Duecento favole scritte di getto, di giorno e di notte, quasi tutte in una sola settimana. È l’ultima creazione del cantautore Giuseppe Peveri, in arte Dente, presentata sabato 27 giugno al Coworking di Spoleto, città che due anni fa lo aveva premiato per la sua musica. Favole brevi, ironiche, un po’ ciniche e surreali, favole con una morale, favole tristi, favole buone e che terminano, dopo poche righe, con la parola “fine”. Sono quelle che compongono i 12 capitoli del libro “Favole per bambini molto stanchi”, edito da Bompiani e corredato dalle illustrazioni di Franco Matticchio. Dalla musica alla scrittura di un libro quindi. Ma Dente è sempre lo stesso, non ce n’è uno più autentico dell’altro in queste due vesti, perché il suo stile si riconosce, si percepisce. L’idea di scrivere questo libro è nata per gioco, dal desiderio di riuscire a raccontare delle favole utilizzando meno parole possibile. DENTE – «A scuola, quando scrivevo i temi – ha detto – le maestre e le professoresse mi dicevano sempre che dovevo ampliare i concetti, ma per me non ce ne era bisogno, perché era tutto lì, non c’era bisogno di utilizzare altre parole». Sono favole per «adulti bambini – ha sottolineato Dente -, ma che possono essere lette da tutti, magari i più piccoli accompagnati da un adulto». «In molte cose mi sento molto bambinesco – ha poi aggiunto – Mi piace mantenere quello stupore e quella curiosità tipica dei bambini. E credo che dovremmo continuare a stupirci e ad essere curiosi tutti per tutta la vita». Parlando del genere del libro ha poi detto che «in realtà non è classificabile», tanto che dalla casa editrice quando ha chiesto in quale scaffale delle librerie lo avrebbero messo, loro hanno risposto nelle novità. Per far capire di cosa si tratta, tra i componimenti ce n’è uno dal titolo “Il fidanzamento meno lungo del mondo” che recita così: «C’era un signore che disse ad una signora: “Vuoi stare con me?” “Sì”, disse lei. “Anzi no” Fine.». Insomma, un testo curioso. E perchè non dedicarsi allora alla sua lettura?

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