Centinaia di firme. Sono quelle raccolte a Bevagna per scongiurare la chiusura della filiale cittadina di Banca Intesa Sanpaolo nella centralissima piazza Filippo Silvestri. Tantissimi, dunque, i bevanati che hanno risposto alla chiamata del Comune che, nelle scorse settimane, aveva lanciato la raccolta firme, invitando i correntisti locali a sottoscrivere il proprio disappunto in merito alla chiusura di un presidio prezioso per la città e non solamente sotto il punto di vista economico, ma anche sociale. Correntisti che, firmando il documento di protesta, si dicono pronti a “sentirsi liberi di scegliere le soluzioni che meglio agevoleranno le proprie operazioni economiche”.
In questi giorni la sindaca di Bevagna, Annarita Falsacappa, ha provveduto a inviare la raccolta firme alla Direzione di Banca Intesa Sanpaolo, corredandola da una lettera in cui viene messo nero su bianco tutto il disappunto per una scelta presa dall’istituto di credito in maniera unilaterale e senza ascoltare le esigenze del territorio, senza dimenticare che i tagli non sono legati a risultati d’esercizio in negativo. Una scelta per cui la sindaca Annarita Falsacappa aveva espresso “incredulità e costernazione” già in occasione dell’incontro dello scorso mese di marzo con i vertici territoriali della banca. La scelta di Intesa Sanpaolo porterà infatti disagi non solamente ai correntisti locali, ma anche a un depauperamento in termini di immagine per una città ad alta presenza turistica, considerando inoltre il posizionamento strategico della filiale nel cuore del centro storico.
“La decisione della dirigenza – scrive Falsacappa nella missiva inviata all’istituto di credito – dimostra in modo inequivocabile che le scelte vengono fatte a tavolino, che contano gli obiettivi prefissati, che si taglia con la logica aziendale che non ci è dato conoscere, senza confronto con i diretti interessati, senza dare alcun rilievo ai rapporti umani al di là degli slogan che questo istituto di credito utilizza per la sua campagna pubblicitaria, fatti, ormai possiamo dirlo senza essere smentiti, senza tener conto delle categorie più fragili e più deboli”.
Anche se per Annarita Falsacappa la raccolta firme “ben poco potrà incidere nella scelta della direzione”, la richiesta dei cittadini e dell’amministrazione comunale resta ben precisa, ovvero “ripensare ai tagli, considerando che le agenzie non sono semplicemente dei numeri, bensì un insieme di persone che le frequentano con aspettative, speranze, paure, delusioni per le quali un semplice confronto umano potrebbe fare la differenza, come ha già fatto in molte altre situazioni e per lungo tempo a Bevagna”.