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A Montefalco due giorni dedicati al Sagrantino e al Trebbiano Spoletino

Una doppia commissione ha valutato l’annata 2021 del Sagrantino Docg con un punteggio di 94/100. Bartoloni: “Il nostro territorio continua a esprimere eccellenza e identità”

Pubblicato il 2 Luglio 2025 13:02 - Modificato il 2 Luglio 2025 17:12

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Due giorni per raccontare l’identità dei territori di Montefalco e Spoleto, attraverso degustazioni, momenti di confronto e approfondimento che hanno regalato una visione innovativa e contemporanea del patrimonio vinicolo dei due comuni.

L’evento, dal titolo “A Montefalco 2025”, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, ha visto puntare i riflettori sul Sagrantino, nello specifico sull’annata 2021 del Montefalco Sagrantino Docg, che è stato valutato da una commissione interna composta da enologi del territorio e da una esterna capeggiata dal giornalista Aldo Fiordelli, ottenendo ben 94 punti su 100, confermando un’annata in grado di coniugare struttura, materia e un buon nerbo acido, grazie ad un andamento climatico articolato, ma che ha contribuito alla qualità finale, permettendo la nascita di uve sane ed equilibrate, lo sviluppo di un’ottima estrazione polifenolica e di una trama precisa e sostenuta da un’importante espressività fruttata. Tutti elementi, questi, che contribuiscono a candidare il 2021 montefalchese come un millesimo di grande longevità.

“La valutazione dell’annata 2021 – ha commentato il presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, Paolo Bartoloni – e il successo di questa edizione di ‘A Montefalco’ ci confermano quanto il nostro territorio continui a esprimere eccellenza e identità. Il Montefalco Sagrantino e in generale i vini delle denominazioni di Montefalco e Spoleto si dimostrano sempre più vini capaci di raccontare l’Umbria più autentica e profonda, grazie al lavoro straordinario dei produttori e alla forza del legame con il territorio di provenienza. Siamo orgogliosi del livello raggiunto e pronti a continuare questo percorso di valorizzazione, con lo sguardo rivolto al futuro”.

La masterclass di “A Montefalco”

Nel corso della manifestazione a ricevere attenzione è stato anche il Trebbiano Spoletino, che ha confermato la propria crescente centralità nella produzione regionale. La due giorni ha anche visto premiare Giacomo Cenerini, studente del primo anno di Graphic Design all’Accademia delle Belle Arti di Perugia, per la sua vittoria del concorso Etichetta d’Autore per il Montefalco Sagrantino. Il giovane talento è riuscito, infatti, a conquistare la giuria attraverso l’interpretazione in chiave contemporanea di un falco, che rappresenta l’essenza del Sagrantino. “Con questa etichetta – ha spiegato Cenerini – ho cercato di racchiudere l’essenza del vino in una figura simbolica, reinterpretando il falco in chiave astratta. Un’esperienza che mi ha dato fiducia e conferma di essere sulla strada giusta”.

Tra i momenti degni di nota dell’evento c’è stato anche il Gran Premio del Sagrantino, il concorso nazionale promosso dell’Associazione Italiana Sommelier, che ha visto confrontarsi 18 sommelier provenienti da tutta Italia. Tra questi a trionfare è stata la giovane Giulia Celeschi, che ha superato Andrea Peruzzi e Marco Curzi in finale, aggiudicandosi la borsa di studio messa in palio dal Consorzio Tutela Vini Montefalco per approfondire la conoscenza dei vini montefalchesi. Spazio che nel corso della manifestazione è stato riservato anche per l’ampia degustazione tecnica delle nuove annate delle denominazioni Montefalco e Spoleto; a prendere la scena è stata in particolare la master class guidata da Cristina Mercuri sul tema “Montefalco Today: A Contemporary Look at Tradition and Innovation”.

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