La biblioteca comunale è stata scelta come “cantiere di digitalizzazione” e presto ad essere digitalizzati saranno alcuni dei documenti che custodisce. La giunta comunale con la delibera 411 del 18 agosto scorso ha, infatti, approvato l’attivazione di due progetti di ricerca finanziati e coordinati dal ministero della Cultura e dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, che prevedono la digitalizzazione di alcuni documenti del fondo sugli spettacoli teatrali rappresentati tra la fine dell’’800 e l’inizio del ‘900 al teatro Apollo-Piermarini e custoditi nella “Dante Alighieri”.
I due progetti rientrano nell’ambito dei “Cantieri di digitalizzazione”, che a loro volta fanno parte del Piano Nazionale di digitalizzazione (Pnd) e sono finanziati dai fondi Pnrr sulle “strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale”, ottenuti tramite la Regione Umbria. Nello specifico, ad essere stata selezionata come cantiere di digitalizzazione è stata proprio la biblioteca comunale di Foligno che, in quanto istituto culturale, li ospiterà.
Finanziati attraverso il coordinamento della Scuola nazionale patrimonio e attività culturali, vedranno al lavoro due ricercatori che, come detto, si occuperanno della digitalizzazione e catalogazione di libretti, locandine e manifesti, così da preservare e valorizzare questo patrimonio.
“I progetti – ha spiegato l’assessore comunale alla Cultura, Alessandra Leoni – sono in partenariato con l’Università Roma Tre, che conferirà le borse di studio ai ricercatori. Al momento ci troviamo nella fase di individuazione dei documenti da digitalizzare e ci auguriamo di completare il lavoro entro fine anno, così da passare alla seconda fase”.

L’attività di ricerca, dunque, non sarà a carico dell’Ente comunale, bensì del dipartimento di Filosofia, comunicazione e spettacolo dell’Università Roma Tre, che elargirà le due borse di studio, coprendo anche ogni onere fiscale e assicurativo nei loro confronti. Al Comune di Foligno, invece, per sostenere gli oneri di tutoraggio e affiancamento sarà corrisposta dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali una cifra dal valore di 9.216 euro per ciascuno dei due ricercatori, da ripartire in 9 mesi.
Il Comune, infatti, si occuperà delle attività di tutoraggio e affiancamento rispetto al lavoro dei borsisti attraverso due dipendenti, che dovranno occuparsene impiegando 32 ore mensili per ognuno dei due ricercatori.