La raccolta differenziata dei rifiuti, come lo spazzamento e, soprattutto, il costo della Tari sono temi che negli ultimi tempi hanno acceso il dibattito pubblico a Foligno. Se ne è parlato in commissione Controllo o garanzia, presieduta dal consigliere “dem” Mario Bravi, alla presenza dei vertici della Valle Umbra Servizi, iniziando dal neo presidente Paolo Ernesto Arcangeli.
Tante le questioni sollevate, a partire dalla percentuale di raccolta differenziata, posta da Rita Barbetti (Pd), che vedrebbe Foligno come una città in difficoltà rispetto alla capacità di differenziazione dei rifiuti che produce, essendo ferma a poco più del 58%. Su questo fronte Danilo Vivarelli, dirigente del settore igiene ambientale, e il direttore generale Marco Ranieri, hanno spiegato come “il rapporto tra la raccolta differenziata e il totale dei rifiuti urbani raccolti nel Comune di Foligno rispetto allo scorso anno è in crescita”. “Contiamo di chiudere l’anno oltre il 63,5% – ha dichiarato lo stesso dg -, che è la cifra totalizzata al mese di ottobre. In questo ultimo quadrimestre si sono confermati significativi incrementi nel rapporto della differenziata, che vanno dal 3 al 5%, dunque, siamo fiduciosi di chiudere l’anno con numeri ancora migliori. In aggiunta, stiamo lavorando per mettere in campo azioni che possano permetterci di migliorare ulteriormente: i tre fattori condizionanti sono gli abbandoni, la quantità di servizio alle utenze non domestiche e, chiaramente, la qualità delle raccolte differenziate, sui quali stiamo investendo”.
E proprio sulle percentuali di raccolta differenziata è intervenuto il consigliere di Foligno in Comune, Diego Mattioli, che ha chiesto “per quale motivo, se la situazione vigente è drammatica da anni, ci si sta muovendo solo di recente per cercare di migliorare questi servizi” e quali novità ci siano sull’applicazione della tariffa puntuale. “Vus nel 2020 era in una crisi economica che metteva radicalmente in difficoltà l’azienda – ha spiegato Ranieri -; dal 2022, grazie alla redazione di un piano industriale che come Cda abbiamo riconfermato anche nel 2025, siamo riusciti ad impostare il lavoro secondo varie priorità: all’inizio – ha evidenziato – non eravamo neanche nelle condizioni di disporre dei dati che oggi abbiamo presentato, ci è voluto tempo e ora stiamo lavorando nella giusta direzione”.
Una delle questioni più importanti ad essere emerse durante la commissione, se non quella di maggiore rilevanza, è stata quella sollevata da David Fantauzzi (Movimento 5 Stelle) riguardo i costi della Tari e la necessità di impostare una tariffa puntuale. “Se oggi abbiamo i servizi che avete presentato – ha dichiarato il consigliere pentastellato – dobbiamo dire grazie ai cittadini che pagano più di ieri per vedersi corrispondere un calo nelle frequenza di passaggio”. “Oltre a questo – ha fatto eco a Mattioli – è necessario attivare la tariffa puntuale”.
“Per quanto riguarda la tariffa puntuale siamo d’accordo e abbiamo già redatto un progetto che è stato presentato ai Comuni, che dovranno approvarlo – ha annunciato il direttore generale -. Ad oggi ci viene detto che la Tari aumenta e l’utile di Vus cresce, ma bisogna ricordare che gli utili sono la conseguenza del piano industriale attraverso il quale abbiamo previsto delle risorse che ci servono per investire. C’è un sistema per cui, se non produciamo tali utili, non abbiamo soldi per sostenere la struttura di investimenti che ci è servita e ci serve a risolvere i problemi pregressi al nostro arrivo. La crescita della Tari è la conseguenza del dissesto che abbiamo trovato nel 2020, che pendeva maggiormente sui rifiuti. I cittadini oggi pagano le conseguenze di un dissesto finanziario che viene da prima del 2020 e, possiamo dirlo, finalmente questo è il primo anno in cui siamo riusciti a chiudere il bilancio relativo ai rifiuti in pareggio”.
Tornando al problema del ritiro dei rifiuti sollevato da Fantauzzi, anche i consiglieri di maggioranza Tiziana Filena (Fratelli d’Italia) e Daniela Flagiello (Forza Italia) sono intervenuti in merito, mettendo in luce come “a seguito di un incontro con i rappresentanti e i proprietari delle attività commerciali del centro, è stato messo in luce come la frequenza e gli orari di ritiro dei rifiuti prodotti dagli esercenti sono motivo di disagio ed è importante ragionare su questo problema”.























