Un’occasione per conoscere un punto di riferimento della storia repubblicana italiana, approfondendone cultura e visioni, ma non solo. “Servus Inutilis. Alcide De Gasperi e la politica come servizio” è la mostra espositiva che lo scorso 30 novembre è arrivata a palazzo Candiotti, dove finora è stata visitata da circa cento persone, oltre che da quasi 200 studenti accompagnati dai propri docenti, e che resterà aperta cittadinanza fino a lunedì 8 dicembre.
L’esposizione, composta da immagini, documenti e testimonianze relative a De Gasperi, ha come obiettivo quello di avvicinare coloro che la visitano ad approfondirne la figura, la storia e i valori. Realizzata dalla fondazione De Gasperi, è stata promossa dall’associazione Cifre, in collaborazione con il Centro studi “Città di Foligno”, la Diocesi di Foligno e con il Comune, che ha patrocinato l’evento, insieme alla Provincia di Perugia e alla Regione Umbria.
“Questa mostra – spiega Emanuele Sfregola, presidente dell’associazione Cifre – permette di riscoprire una figura fondamentale per la storia italiana, uno dei padri della repubblica, sia alle nuove generazioni che a quelle più adulte. La memoria storica purtroppo sta venendo meno, in quanto le persone che hanno vissuto gli anni di De Gasperi sono sempre meno numerose, mentre altre semplicemente non lo hanno mai conosciuto in modo approfondito. Secondo noi è molto importante entrare in contatto con quella che è stata la figura di Alcide De Gasperi, anche solo per tentare di rigenerare, nel nostro piccolo, il tipo di politica da lui proposta. Questa è la cultura politica a cui come associazione ci ispiriamo e che vorremmo contribuire a far riscoprire”
Una storia e una cultura politica alla quale si sono affacciati prevalentemente gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti secondari di secondo grado di Foligno, che hanno così avuto la possibilità di integrare lo spessore della figura di De Gasperi ai programmi dei propri studi storici e filosofici.
“I ragazzi – conclude Sfregola – hanno avuto l’opportunità di riconoscere l’importanza di un personaggio storico come De Gasperi, ma soprattutto il suo esempio di politica, così diversa da quella odierna”.





















