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Uffici postali, il Tar dell’Umbria congela la chiusura

Pubblicato il 4 Settembre 2015 12:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:10

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Si apre qualche spiraglio per gli uffici postali dell’Umbria: la chiusura, per il momento, non è poi così scontata. A bloccare la decisione presa da Poste Italiane di abbassare, dal prossimo 7 settembre, le saracinesche di alcuni sportelli è stato il presidente del Tar, il giudice Cesare Lamberti, con sette decreti che sospendono, di fatto, la chiusura fino al 23 settembre, giorno in cui è fissata l’udienza sul ricorso presentato contro Poste Italiane dai Comuni interessati. Nei giorni scorsi infatti quest’ultimi, tra cui anche Castel Ritaldi e Foligno, avevano annunciato un’azione coordinata dall’Anci per scongiurare quella che da più parti era stata definita come una scelta che avrebbe danneggiato i cittadini. E se Poste Italiane con il piano di razionalizzazione, che inizialmente prevedeva per l’Umbria la chiusura di 15 filiali (poi scese a 11) non ha avuto grossi ripensamenti, ora potrebbe essere rimesso tutto in discussione. O almeno fino a quando si riunirà la Camera di consiglio. La sospensiva è stata concessa per “la gravità del danno per l’utenza – così si legge nelle motivazioni – che si vedrebbe privata dell’accesso al servizio universale postale”. DE REBOTTI – “La speranza – commenta il presidente dell’Anci Umbria e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti – è che sia riconfermata la scelta presa. Questo è un primo risultato in linea con le nostre aspettative e speranze legate ad un servizio essenziale che, in molte realtà dell’Umbria, rischia di mettere in difficoltà soprattutto le popolazioni che abitano nelle periferie o nei centri frazionali, una popolazione prevalentemente anziana. Con fiducia quindi porteremo avanti quest’istanza – conclude -, discussa, partecipata e condivisa anche dalle comunità interessate”. BARTOLINI – Soddisfazione per la decisione del Tar è stata espressa anche dall’assessore regionale Antonio Bartolini. “La Regione – afferma – ha accompagnato, in piena sintonia, l’azione di Anci Umbria e dei Comuni interessati fin dall’inizio, sottoponendo a Poste Italiane un dossier completo che evidenziava la necessità di modificare il piano così come presentato e fornendo contemporaneamente agli stessi Comuni tutta l’assistenza e la collaborazione indispensabile. Riteniamo dunque molto importante – conclude – questa prima decisione del Tar”. Una scelta significativa quindi quella presa per il momento dal giudice Lamberti, che però non è definitiva. Ora infatti non resta che attendere il 23 settembre per vedere come si concluderà la vicenda. IL RICORSO AL TAR – I Comuni che si sono rivolti al tribunale amministrativo, oltre a Castel Ritaldi per lo sportello in piazza Santa Marina e Foligno per gli uffici di Capodacqua e Annifo, anche Castiglione del Lago per quello di Villastrada, Collazzone, Narni per la filiale di Capitone, Terni per Collestatte e Perugia per lo sportello di Sant’Egidio. 

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