7.9 C
Foligno
domenica, Dicembre 21, 2025
HomeCronacaInaugurati un altro Emporio della solidarietà e la nuova sede Caritas

Inaugurati un altro Emporio della solidarietà e la nuova sede Caritas

Doppio taglio del nastro in città tra viale Ancona e via Gentile da Foligno a sostegno delle fasce più bisognose della comunità. Monsignor Sorrentino: “La carità deve interessare tutti”

Pubblicato il 21 Dicembre 2025 13:42

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Ex Zut e barriere architettoniche al centro del prossimo consiglio comunale

In occasione della riunione della massima assise cittadina di domani cinque interrogazioni passeranno al vaglio dei consiglieri. Tra queste anche la situazione del quartiere di Sportella Marini e delle aree verdi comunali

Luca Morosini è il vincitore del premio “Monta Storica” 2025

Il cavaliere folignate, che all'ultima Quintana aveva difeso i colori del Pugilli , è stato incoronato a seguito delle vittorie di giugno e agosto sul campo della Corsa dell'Anello di Narni

Il Foligno saluta D’Urso e si prepara al derby contro il Cannara

I biancazzurri avranno l’opportunità di chiudere l'anno in bellezza, tornando a vincere dopo un digiuno che dura da cinque partite. Manni: "Cercheremo di cogliere l'occasione. Confido nel buon atteggiamento dei miei"


Un altro Emporio della solidarietà e una nuova sede per la Caritas diocesana di Foligno. È stata una giornata di importanti inaugurazioni quella che ha interessato la comunità cittadina nella mattinata di venerdì.

A cominciare dal taglio del nastro dell’Emporio allestito all’interno del centro pastorale “Fratelli tutti” di viale Ancona e che, come spiegato dal vescovo di Foligno e Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, ha rappresentato la “chiusura di un cerchio”. Un cerchio che si era aperto dopo il sisma del 1997, grazie alla solidarietà di Caritas ambrosiana che aveva sostenuto l’intervento al civico 141 di viale Ancona.

Il taglio del nastro del nuovo Emporio della solidarietà

“Quando sono arrivato a Foligno la struttura non era ancora finita, ma quando l’ho vista ho subito avuto un’intuizione” ha spiegato il vescovo folignate, parlando del “Dna” dell’immobile, quello dato da una “Caritas lontana che si è fatta vicina”. “Viviamo un momento storico in cui c’è una povertà diffusa, che può toccare tutti e che può essere di tanti tipi, da quella economica a chi soffre la solitudine – ha spiegato monsignor Sorrentino -, per cui è venuto naturale pensare a questo luogo come quello più adatto ad aiutare la carità in maniera totale”.

Un “disegno a tre dimensioni”, quello richiamato dal vescovo: l’ospitalità a persone bisognose di accoglienza e assistenza; il servizio alla vita e alla famiglia, di cui l’Emporio ne è un’espressione; un ambiente dedicato alla formazione teologica, pastorale e dell’economia della fraternità. “L’ideale a cui dobbiamo arrivare è una Caritas che si estingue perché non ci sono più poveri, perché vengono curati in maniera ordinata e ordinaria dalla famiglia spirituale”.

L’inaugurazione dei nuovi spazi Caritas

Parlando, invece, dei nuovi spazi Caritas in via Gentile da Foligno, dove si trova anche in Centro di ascolto, primo approdo per chi vive in situazioni di disagio, monsignor Sorrentino lo ha definito “un luogo simbolo di ciò che è la Chiesa”. “Grazie a chi svolge questo lavoro e a tutti coloro che hanno la carità come loro impegno specifico” ha quindi sottolineato con riferimento all’attività svolta quotidianamente dalla Caritas e dalla Fondazione Arca del Mediterraneo, suo braccio operativo, e guidati rispettivamente da don Cristian Bogdan e Daniela Mannaioli. “Anche se – ha concluso – la carità interessa tutti, che dobbiamo vivere come intelligenza del cuore”.

Presente alle due inaugurazioni l’assessore comunale alle Politiche sociali, Lorenzo Schiarea, che ha sottolineato la collaborazione quotidiana tra Comune e Diocesi al fianco dei più bisognosi.

Ad intervenire, inoltre, monsignor Luigi Filuppucci, che il vescovo ha recentemente nominato vicario episcopale per i problemi sociali, ambientali e del mondo del lavoro delle due diocesi. Prendendo la parola monsignor Filippucci ha sottolineato l’importanza dei due momenti vissuti: “Ci serve questa unità per la dignità della persona”. “Non dimentichiamo – ha concluso – che questa Caritas ha vissuto il segno più grande di come costruire la pace e il mio auguro è quello di continuare in questo essere presenti, sentirci e realizzarci”. 

Articoli correlati