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Meccatronica in Umbria, il fatturato cresce del 55%

Pubblicato il 1 Ottobre 2015 15:11 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:54

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Una crescita di fatturato del 55% dal 2009 al 2014 con margini consolidati sopra il 9%: nel 2013 +9,3% e nel 2014 +9,9%. E’ il dato che riguarda il polo umbro della meccatronica che riunisce le imprese della regione che operano nei settori automotive, aerospazio ed impiantistica. Dato reso noto in occasione del forum organizzato da Unicredit e Confindustria Umbria avente come obiettivo quello di verificare, a distanza di un anno dalla prima elaborazione, i livelli di crescita del polo, che conta oltre cento imprese. Il profilo più rilevante è quello dell’impiantistica che detiene il 78% del valore generato, a seguire l’aerospazio con il 14% e l’automotive l’8%. Un totale di circa 6mila dipendenti occupati ed un fatturato di oltre 800 milioni di euro. La meccatronica ad oggi con l’industrializzazione e la trasformazione del web esprime già il 14% del fatturato manifatturiero italiano e il 20,5% dell’export e promette di svilupparsi ulteriormente. “L’analisi dei punti di forza e di debolezza delle nostre imprese, descritta puntualmente nell’analisi condotta da Unicredit – dichiara Paolo Bazzica, presidente del polo umbro – conferma la necessità di introdurre competenze altamente specialistiche nelle aziende per essere così facilitati nel pensare e realizzare a prodotti e servizi sempre più tecnologicamente innovativi e competitivi, anche nel prezzo, e allo stesso tempo ci fa capire l’importanza di un’alleanza strategica tra meccatronica e servizi avanzati, in linea con quella che viene definita ormai la ‘quarta rivoluzione industriale’”. Ad intervenire nella discussione sul polo anche Riccardo Masoero, responsabile ufficio studi territoriali UniCredit: “l’obiettivo delle aziende del Polo sarà quello di risalire la catena del valore e diventare “Tier1” cioè fornitori strategici di primo livello verso le grandi imprese che realizzano i prodotti finali”.  

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