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Art Bonus: il Comune di Spoleto presenta le opere che i nuovi mecenati possono contribuire a restaurare

Pubblicato il 20 Novembre 2015 09:44 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:25

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Tutto parte da un’iniziativa del ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Si chiama Art Bonus, ed è il nuovo provvedimento che permette a tutti di mettere in campo delle azioni di mecenatismo culturale a fronte di importanti sgravi fiscali. Sostenere l’arte e la cultura della propria città in cambio di un credito di imposta del 65% per le cosiddette erogazioni liberali. Spoleto non si farà sfuggire questa occasione ed ha già stilato la lista di quelle che sono le meraviglie da preservare e restaurare grazie al contributo dei privati. A parlarne, nel corso di un incontro pubblico, l’assessore alla cultura, Gianni Quaranta. Nel corso dell’incontro sono stati spiegati i benefici apportati da Art Bonus che vanno, oltre ai vantaggi fiscali per il donatore, anche alla salvaguardia del patrimonio artistico e al rilancio di cultura e turismo. Come detto, l’amministrazione comunale spoletina ha già una lista di partenza, che verrà allargata in futuro. Si va dal restauro di strumenti conservati alla scuola di musica per più di 22mila euro, al sostegno delle attività del centro regionale di eccellenza dell’arte contemporanea a Palazzo Collicola (150mila euro), dalla digitalizzazione dei documenti e di alcuni archivi d’arte della Biblioteca Comunale (25.000 euro), al restauro di quattro antifonari provenienti dall’abbazia di Sant’Eutizio (24.000 euro). Previsti anche interventi di tipo tecnico-impiantistico al complesso monumentale di San Nicolò (30mila euro) e al Cantiere Oberdan (50mila euro). La parte del leone la fanno gli oggetti conservati al deposito dei Beni Culturali, soprattutto i restauri degli arazzi di Cristina di Svezia (più di 500mila euro) oltre al restauro di un prezioso pianoforte Steinway (35mila euro). Non mancano interventi di adeguamento strutturale sia per il tetto alla chiesa dei SS. Giovanni e Paolo (50mila euro), al teatrino delle Sei (80mila euro). Si prosegue con i restauri di tappeti e costumi del Museo del tessuto e del costume (286mila euro), il restauro del Cancello del Mattatoio, opera di Giannetto Orsini (20mila euro), il restauro della muratura della porta San Matteo (40mila euro), l’impermeabilizzazione della pavimentazione di Piazza del Municipio sopra la casa Romana (80mila euro), adeguamento strutturale dei locali della scuola di scenografia (60mila euro), sostegno alle attività dell’Ecomuseo Geologico Minerario (50mila euro) e la manutenzione dell’intero perimetro interno ed esterno dell’area presbiteriale di San Salvatore, patrimonio Unesco (45mila euro). 

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