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Spoleto, aperte tutte le Porte della Misericordia

Pubblicato il 22 Dicembre 2015 16:27 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:05

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Le Porte Sante della Misericordia si sono spalancate. Tutte. Il 13 dicembre scorso, monsignor Renato Boccardo, ha aperto quella della Cattedrale di Spoleto, mentre domenica scorsa è stata la volta di quelle che ricordano la terra di Santa Rita, ovvero il Santuario di Roccaporena e la Basilica di Cascia, e quella situata nella piana spoletana del Santuraio della Madonna della Stella di Montefalco. E a ogni evento, è stato un autentico bagno di folla. Ancora una volta, insomma, tantissimi i fedeli presenti, al di sopra di ogni più rosea aspettativa, segno che il tema della misericordia è particolarmente sentito: nelle persone che hanno varcato le Porte Sante, giovani e anziani, famiglie e bambini, preti e suore, disabili e malati, si percepiva il desiderio di ricevere l’abbraccio misericordioso. ROCCAPORENA – Entrando nei dettagli, nonostante il freddo pungente (meno tre gradi) e uno strato di ghiaccio su tutta la strada che da Cascia porta al paese natale di Santa Rita, in molti sono voluti essere presenti a questa storica giornata. Un lungo applauso ha salutato l’apertura, e monsignor Boccardo ha sostato in preghiera silenziosa sulla soglia della Porta, quindi tutti hanno fatto ingresso in Santuario, varcando la Porta, per la celebrazione della Messa. Tra gli altri, il sindaco di Cascia Gino Emili, altri primi cittadini della Valnerina e il comandante della Compagnia Carabinieri di Spoleto, capitano Marco Belilli. Nell’omelia, il presule ha ricordato che “varcare la Porta senza una conversione del cuore alla bontà e al perdono, è inutile”. Infine, un pensiero a Santa Rita: “Qui a Roccaporena – ha detto il presule – ella è stata moglie e madre, ha sofferto e pianto, si è fatta vicino ai bisognosi, ha sperimentato la solitudine. Mai però ha distolto lo sguardo da Gesù, fonte inesauribile di misericordia. Dalla “sua scuola” impariamo che i gesti di misericordia misteriosamente arrestano il male”. CASCIA – Stesso rito e tanta gente anche alla successiva cerimonia che ha aperto la porta della Basilica di Santa Rita a Cascia. Davvero tantissimi i fedeli presenti, tra cui molti bambini casciani, le ragazze dell’Alveare di Santa Rita, devoti giunti anche da fuori Regione, il sindaco Gino Emili e altre autorità civili e militari. “In questo Anno Santo – ha detto – siamo invitati a sentirci come ritrovati da Gesù, in quanto ciascuno di noi si è allontano da lui, tutti abbiamo bisogno di essere riconciliati e nessuno è senza peccato. La Porta Santa viene aperta non per dare lustro a una cittadina, ma per fare accrescere misericordia e perdono. E qui a Cascia, alla scuola di Santa Rita, donna di pazienza e di pace, donna segnata dal dolore e dalla solitudine, migliaia di persone, provenienti da ogni parte d’Italia e da vari Paesi del mondo, potranno sperimentare ciò – ha concluso – affidando a questa Santa della misericordia paure, affanni e gioie”. MONTEFALCO – L’ultima Porta Santa della Misericordia ad essere aperta nell’archidiocesi di Spoleto-Norcia è stata quella al Santuario della Madonna della Stella in Montefalco, dove sono presenti i padri Passionisti e meta ogni giorno, in particolare quelli festivi, di moltissimi fedeli provenienti da quasi tutta l’Umbria. Presente, tra gli altri, il sindaco di Montefalco, Donatella Tesei e il comandate della Compagnia carabinieri di Foligno, capitano Angelo Zizzi, e altre autorità civili e militari. “In questo Anno Santo, ai piedi della Vergine, dobbiamo orientarci sempre più alla gratuità e alla semplicità e non al calcolo- sono state, tra le altre, le parole di monsignor Boccardo – tutti siamo provocati ad essere più generosi, anzitutto con noi stessi”. 

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