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Ex scuola di Ocenelli, il centro espositivo sempre più realtà

Pubblicato il 26 Gennaio 2016 08:51 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:43

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E’ un progetto che parte da lontano. Esattamente dal 2012 quando l’associazione “Cima Panco” chiese all’allora amministrazione comunale la concessione gratuita della ex scuola di Ocenelli per poterne fare un centro per attività ricreative e culturali di promozione e valorizzazione del territorio. Dopo un iter burocratico lunghissimo, ora il centro espositivo può diventare realtà. Già, perché dopo il contributo finanziario acquisito, ora c’è anche il “fornitore” di quella cucina utile ad accogliere chi da lì passa nel bel mezzo di una passeggiata nella straordinaria natura di quei luoghi. Un centro che sarà luogo attraverso il quale promuovere i prodotti tipici locali e le attività rurali, insomma, ma anche sede dove il “viandante” avrà l’opportunità di rifocillarsi cucinando da sé un pasto caldo. La cucina verrà infatti messa a disposizione dalla ditta Arp Srl di Rieti, azienda che si è aggiudicata la fornitura sulla base dell’offerta presentata al prezzo più basso (quasi 5 mila euro più iva). Un progetto che, dunque, parte da lontano. Dal 2012, appunto. Ma solo nel 2014, la allora giunta in carica deliberò di assegnare al patrimonio indisponibile l’ex scuola di Ocenelli, con consegna dello stesso alla direzione Slos per lo svolgimento delle attività istituzionali connesse al progetto. Direzione che successivamente stipulò apposita concessione e convenzione con l’associazione in questione, abbattendo anche il canone di locazione a favore della stessa. Ma per poter portare a termine un progetto tanto utile per la promozione del territorio e dei suoi prodotti tipici, bisognava acquisire finanziamenti. E allora ecco che il Comune di Spoleto, e in particolare l’attuale assessore Vincenza Campagnani, un anno fa, inoltrò al Consorzio del Bacino Imbrifero Montano (Bim) del “Nera e Velino” , una richiesta di contributo a fondo perduto, pari a 10 mila euro per l’acquisto della cucina. Contributo che il consorzio a poi concesso per una somma di 7 mila euro (più iva).

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