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Foligno, al polo universitario una palestra che coniuga didattica, ricerca e salute

Pubblicato il 18 Gennaio 2023 13:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:17

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Tre conferme ed una novità per il polo universitario di Foligno che, nella mattinata di mercoledì 18 gennaio, ha dato il via al nuovo anno accademico presentando l’offerta formativa per il 2022-2023 con un’iniziativa a cui ha fatto da sfondo l’auditorium San Domenico, per l’occasione gremito di studenti. Tra loro i ragazzi e le ragazze che già frequentano i corsi proposti dal polo di via Oberdan, ma anche e soprattutto gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado cittadine, di fatto gli studenti di domani. 

Di fronte ad una nutrita platea, dunque, sono state illustrate le opportunità di studio e formazione che oggi vengono garantite in città. A cominciare dai due corsi di laurea relativi alle professioni sanitarie, e cioè quello di Infermieristica e quello di Fisioterapia; ai quali si aggiunge quello magistrale in Ingegneria della sicurezza per il territorio e il costruito. Poi, come detto, la novità: il master di primo livello in Fisioterapia in ambito muscolo-scheletrico e reumatologico, partito proprio in questi giorni con 30 corsisti iscritti – anche se le richieste sono state molte di più -, ma soprattutto l’innovativa palestra realizzata all’interno degli spazi del Centro studi “Città di Foligno”, in via Oberdan, grazie ad un finanziamento di 50mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Un progetto speciale, che non ha eguali sul territorio nazionale, come sottolineato da Omar Martelli della Technogym, azienda che ha fornito i macchinari presenti all’interno della palestra folignate. “L’obiettivo con cui abbiamo pensato a questa palestra – ha dichiarato Nazzareno Rosi, responsabile delle attività didattiche e professionalizzanti – è, in primis, quello di permettere agli studenti di mettere in pratica quello che imparano ma anche di utilizzarlo come spazio ricreativo; secondariamente, farne un’estensione del laboratorio di biomeccanica così da impiegarlo anche per la ricerca; e, infine, con l’accordo di tutte la parti in gioco, pensare a questa palestra come uno spazio anche a servizio dei pazienti dell’Usl Umbria 2, data anche la vicinanza con il Distretto sanitario cittadino”. 

“Tocchiamo con mano un investimento di qualità – ha commentato il consigliere della Fondazione Carifol, Paolo Trenta, a margine del taglio del nastro della nuova palestra -. Come Fondazione abbiamo sempre creduto nell’importanza di questo polo universitario per lo sviluppo dell’intera città. Questa volta abbiamo optato per un investimento duraturo, anche in un’ottica di sviluppo di attività successive. Abbiamo stanziato 50mila euro a supporto di questo progetto, perché pensiamo che non sia solo un investimento nella formazione, ma in tutte le aree in cui la Fondazione interviene: dallo sviluppo locale alla promozione della salute, anche con l’interazione con il sistema sanitario, passando per la cultura”.

Ad anticipare, come detto, la grande novità del polo folignate, è stata la presentazione dell’offerta formativa, coordinata da Domenico Delfino, decano del corso di laurea di Infermieristica. “Il nostro polo – ha detto – ha sempre curato i rapporti con la città, compresi gli studenti delle scuole superiori perché crediamo ci debba essere continuità. L’auspicio – ha quindi detto rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze presenti – è che molti di voi decidano di farne parte. Cerchiamo di creare professionisti competenti attraverso la creazione di una comunità. Le conoscenze che trasferiamo agli studenti – non sono solo quelle dei docenti dell’Università, ma anche di esperti che appartengono al mondo esterno, anche con rapporti instaurati a livello internazionale, come dimostrato dalla possibilità che diamo ai ragazzi di fare esperienze anche all’estero, sia in paesi Ue che extra Ue”.

Presenti all’evento il vicesindaco di Foligno, Riccardo Meloni, il delegato per le sedi distaccate dell’Università di Perugia, Stefano Brancorsini, il consigliere provinciale David Fantauzzi, il direttore generale dell’Usl Umbria 2, Massimo De Fino, il presidente del Centro studi “Città di Foligno”, Daniele Mantucci, e il consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Paolo Trenta. 

“Crediamo molto nell’importanza di questi corsi di laurea – ha dichiarato il vicesindaco Meloni, portando i saluti dell’amministrazione e del primo cittadino Stefano Zuccarini – anche in virtù delle opportunità lavorative che offrono. Quest’amministrazione ha sempre lavorato per essere a supporto dell’Università: ci abbiamo messo cuore e risorse, nonostante il difficile periodo caratterizzato dagli alti costi delle materie energetiche. Abbiamo creato le condizioni per migliorarlo e non vogliamo fermarci qui – ha concluso -. Questo è un punto di partenza per fare di Foligno un centro di riferimento della formazione universitaria”.

“A Foligno le attività universitarie si stanno svolgendo in maniera egregia – ha aggiunto Stefano Brancorsini, in rappresentanza del rettore Maurizio Oliviero -. Ne è un esempio il nuovo master di primo livello, che ha raggiunto un numero di iscrizioni che è andato oltre le nostre aspettative. Ai giovani dico che intraprendere un percorso universitario è la scelta migliore che possano fare, che richiede sì impegno e sacrificio ma anche consente di diventare professionisti in ambiti specifici. Opportunità che viene data anche dal polo di Foligno con corsi di laurea di altissimo livello che fanno, di questa città, una delle più importanti in tutto il Centro Italia”. 

“La capacità formativa esprime le potenzialità di una Paese – ha detto da parte sua il consigliere provinciale Fantauzzi, intervenuto a nome della presidente Stefania Proietti -. Per cui è importante non perdere mai di vista la formazione delle nuove generazioni, perché solo così possiamo migliorare le realtà in cui viviamo. Come Provincia continueremo a sostenere il polo di Foligno e il Centro studi perché contribuiscono a fare di questa città un punto di riferimento importante”. 

Stretta, come detto, la sinergia tra università e Usl Umbria 2, come sottolineato anche dal dg De Fino. “È un rapporto importante, che ci inorgoglisce – ha dichiarato -. L’Umbria – ha aggiunto – rappresenta un’eccellenza nell’ambito della riabilitazione, sia nel trattamento acuto e post-trauma che per le patologie cosiddette croniche, anche attraverso l’intervento a domicilio. In quest’ottica, una figura come quella del fisioterapista si rivela fondamentale nell’evitare e ritardare l’aggravamento di alcune malattie”.

A prendere la parola è stato, quindi, il numero uno del Centro studi “Città di Foligno”, Daniele Mantucci. “L’università è una grande opportunità per i giovani, perché consente loro di trovare un posto adeguato in un mondo complesso come quello in cui viviamo oggi e i corsi di laurea che si tengono a Foligno offrono immediate e concrete prospettive lavorative. Come Centro studi – ha proseguito – siamo onorati che l’Ateneo di Perugia abbia scelto Foligno per creare una sede distaccata. D’altra parte è volontà di questa città accogliere queste strutture e i suoi docenti e mi auguro che tutto questo porti in futuro all’attivazione di nuovi corsi. Intanto dico grazie alla presidente Donatella Tesei, per aver favorito il ritorno della Regione all’interno della compagine associativa del Centro studi: l’apporto della Regione è importante sia economicamente che a livello simbolico, perchè vuol dire che si crede in questo polo universitario. Così come fatto dall’amministrazione comunale, attraverso il sindaco Zuccarini e il vicesindaco Riccardo Meloni, che ha le deleghe ai lavori pubblici, e che ci hanno permesso di andare oltre alla semplice manutenzione straordinaria della nostra struttura, realizzando nuove aule. Mi auguro che in futuro potremo disporre anche di nuovi spazi. È stato un appoggio finanziario importante, ancora di più in un periodo complicato come quello attuale per gli enti locali. Così come auspico l’attenzione di nuovi soggetti, perché solo attraverso l’impegno di tutte le forze cittadine potremo avere un polo universitario importante e qualificato”.

In chiusura la testimonianza di due studentesse che hanno raccontato la loro esperienza universitaria all’interno del polo folignate e la lectio magistralis “Curare o prendersi cura?”, tenuta dal dottor Mauro Zampolini, direttore sanitario dell’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno. 

 

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