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Coronavirus ed economia, Cesca: “Servono misure straordinarie”. Incontro Tesei-sindacati

Pubblicato il 3 Marzo 2020 14:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:02

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Misure straordinarie a supporto dell’economia contro l’emergenza coronavirus. Le chiede il presidente della Cna Umbria, Renato Cesca che parla di colpo mortale sferrato dal Covid-19 al tessuto economico del Cuore verde d’Italia. Una situazione che preoccupa e non poco il numero uno della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, per il quale gli effetti di questa emergenza si stanno rivelando devastanti. “Basti pensare – spiega – alle conseguenze per le imprese artigiane del trasporto persone, che in un solo giorno, con la cancellazione delle gite scolastiche, hanno visto sfumare milioni di euro di introiti”.

Per Cesca, però, le conseguenze andranno ben oltre il breve termine, con pesanti ricadute che dal turismo e dalle esportazioni si riverseranno a cascata anche su altri settori produttivi. “Per questo – commenta Renato Cesca – servono misure straordinarie, sia a livello nazionale che regionale”. Tra quelle suggerite dal numero uno umbro di Cna: una moratoria di almeno 12 mesi sui finanziamenti attivati dalle imprese per la realizzazione di investimenti, una misura speciale di cassa integrazione in deroga che abbia validità universale per poter mantenere i livelli occupazionali ed un grande piano di rilancio degli investimenti pubblici a partire dalle infrastrutture, “magari – sottolinea – anche attraverso la sospensione del codice degli appalti per evitare l’eccessiva burocrazia prevista da questo regolamento. Infine, un’indennità a favore dei lavoratori autonomi di durata non inferiore ai sei mesi”.

A livello regionale, l’appello è invece, in primis, ad interventi straordinari per il settore delle costruzioni da affiancare alla già annunciata riprogrammazione dell’ultima tranche di fondi strutturali 2017/2021 da parte della Regione. Il riferimento è, in particolare, ai 500milioni di euro “che l’assessore Melasecche – ha dichiarato Cesca – ha più volte annunciato e che speriamo diventino cantierabili in pochi mesi. La situazione economica – ha quindi aggiunto – è seria, molto più seria di quanto appaia, perché se si bloccheranno le esportazioni in un Paese in cui le vendite all’estero sommano circa 500miliardi di euro, corrispondenti a un terzo del Pil, il debito pubblico già pesantissimo non sarà più sopportabile. Perciò – ha concluso Cesca – ci diciamo favorevoli al disavanzo, purché serva per adottare misure straordinarie”.

INCONTRO SINDACATI-TESEI – Attivare tutte le risorse disponibili per “difendere” il lavoro dall’impatto dell’emergenza Coronavirus: è questo in estrema sintesi il messaggio che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria hanno portato oggi, martedì 3 marzo, alla presidente della Regione, Donatella Tesei, che ha ricevuto, insieme al suo capo di gabinetto, Federico Ricci, i segretari regionali delle organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
Tre i temi affrontati nel confronto, durato circa un’ora e mezzo: la necessità di attivare ammortizzatori sociali straordinari, in particolare per i settori meno protetti, come il turismo, sui quali si stanno già abbattendo le conseguenze dell’epidemia; un piano straordinario di assunzioni per la sanità pubblica; l’immediata apertura di un tavolo regionale sul trasporto pubblico locale in grado di garantire il mantenimento di servizi e occupazione.
“Sulle questioni che abbiamo posto – commentano i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini – abbiamo ottenuto impegni precisi da parte della presidente. Il primo è quello di insistere in sede di conferenza Stato-Regioni per recuperare e utilizzare le risorse disponibili per gli ammortizzatori in deroga. Il secondo, in tema di sanità, è la convocazione per il prossimo 19 marzo di un tavolo operativo con la stessa presidente, il rettore dell’Università degli Studi, i commissari e le organizzazioni sindacali di categoria, per sostenere lo straordinario impegno degli operatori della sanità pubblica e sbloccare le assunzioni, delle quali il nostro sistema sanitario aveva già bisogno prima dell’emergenza e che diventano oggi essenziali. Infine – continuano Sgalla, Manzotti e Bendini – abbiamo affrontato anche il tema della vertenza aperta sul trasporto pubblico locale, vertenza che i lavoratori e le organizzazioni sindacali dei trasporti stanno gestendo con grande senso di responsabilità, vista la situazione contingente. La presidente – concludono i tre segretari – si è impegnata a convocare un incontro con l’assessore, Busitalia e le organizzazioni sindacali per trovare una soluzione che garantisca al tempo stesso la difesa dei servizi per i cittadini e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali”.

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