Il Foligno riparte dalle conferme. Non è un mistero che in casa biancazzurra si stia ragionando sulla possibilità di costruire la squadra per la prossima stagione sulle basi del gruppo che ha chiuso settimo in serie D. Soprattutto dopo il blocco degli under, con la conferma delle stesse annate scese in campo fino a marzo.
Conferme possibili, ma non scontate. Anche alla luce del più volte dichiarato programma di riduzione del monte ingaggi e di una rosa ricca di giovani folignati. Salutato Filippo Petterini, accasato alla C4, la dirigenza sta iniziando a lavorare per confermare almeno alcuni dei più esperti. Il primo nome è senza dubbio quello di Maurizio Peluso. La buona volontà da parte del giocatore c’è, ma potrebbe non essere sufficiente. Il Foligno sul piatto deve comunque mettere una richiesta di riduzione dell’ingaggio accettabile da chi di calcio vive. Ma soprattutto un progetto tecnico che preveda almeno la possibilità di una salvezza tranquilla. Un discorso simile vale anche per gli altri, come Fondi, Bagatini Marotti, Schiaroli, Rinaldi o Gorini. Nessun no a priori. Ma almeno le garanzie di potere ripetere una stagione sulla falsa riga di quella terminata prima del tempo.
Un progetto che potrebbe essere la chiave anche per trattenere quei giovani che ormai hanno una certa dimestichezza con la categoria, come Roani, Giannò o Giabbecucci, che potrebbero essere tentati da qualche richiesta nei professionisti. Ma anche Antonio Armillei. Il tecnico, che su un approccio professionale ha sempre puntato, dopo due campionati vinti e un buon esordio in D potrebbe riflettere nel caso di un progetto Foligno fortemente ridimensionato.