20.6 C
Foligno
lunedì, Giugno 16, 2025
HomeCronacaPale eoliche tra Umbria e Marche: gli ambientalisti protestano

Pale eoliche tra Umbria e Marche: gli ambientalisti protestano

Pubblicato il 27 Giugno 2014 16:36 - Modificato il 6 Settembre 2023 03:08

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Dodici allori come i più grandi per Innocenzi: “Il mio sogno è realizzato”

Dalla dedica alla figlia che sta per nascere ai complimenti a Mattia Zannori che gli ha tenuto testa per tutta la Giostra, il “cannibale” si gode la vittoria conquistata insieme ad Altrimenti. “Il futuro è degli altri, io penso al presente”

Quintana, Innocenzi torna a vincere ed eguaglia Giusti e Formica

Dodicesimo alloro per il “cannibale” che ha trionfato nella Sfida di sabato sera al Campo de li Giochi mentre per il rione del priore Serafini è il 17esimo palio. Fuori già al primo giro di giostra Finestra e Melosso

Giostra della Sfida – LA DIRETTA

Dal Campo de li giochi la cronaca minuto per minuto della Tenzone tra i dieci rioni folignati

Nessuno tocchi l’Appennino. E’ questo lo slogan utilizzato da diverse associazioni ambientalistiche tra cui Italia Nostra, Wwf e Mountain Wilderness Umbria, che si sono date appuntamento dopodomani, domenica 29 giugno alle 10 a Colfiorito per protestare contro la realizzazione delle 24 torri eoliche di 110 metri ognuna volute dalla regione Marche sul monte Tologna e monte Trella. Per le associazioni firmatarie della protesta, sono diverse le motivazioni per far sentire la propria voce. Secondo le stesse infatti, il progetto comporterebbe infatti una delle più profonde trasformazioni antropiche nell’appennino umbro-marchigiano. “La sentenza del Consiglio di Stato – si legge nella nota diramata quest’oggi – costituisce la prova, se mai ce ne fosse bisogno, che la Regione Marche ha ritenuto preminente l’interesse economico su quello naturalistico, paesaggistico e sui diritti delle popolazioni a non veder alterato il proprio ambiente di vita realizzando impianti eolici incompatibili con tutto ciò. Secondo le stesse associazioni inoltre, la Regione Marche non ha applicato alcun “criterio di precauzionalità” come previsto dalla normativa europea 2011/92 EU, né la Convenzione di Århus.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

Articoli correlati