Sono sempre di più le persone che decidono di iscriversi e prendere un diploma scolastico anche dopo i diciotto anni. L’otto luglio di quest’anno ha compiuto 100 anni l’ormai globale scuola serale. Globale perché gli ex studenti che si vogliono rimettere in gioco provengono da più parti del mondo; non solo italiani, quindi, ma anche ucraini, rumeni, albanesi, ecuadoriani, marocchini ed ancora peruviani. Tutti dietro i banchi, attenti ad ascoltare le lezioni che partiranno lunedì 16 settembre alle 17,50 in via Ciro Menotti nelle aule dell’istituto tecnico economico “Scarpellini”. Di diverse fasce d’età, principalmente gli iscritti sono under 25 o comunque tra i 25 e i 30 anni, hanno tutti in comune il desiderio di ricominciare da un titolo di studio. Un iter scolastico non propriamente andato bene, la necessità di lavorare, la dequalificazioni dei titoli esteri, ma anche sete di sapere (c’è chi semplicemente vuole conseguire il terzo diploma di scuola superiore) sono le motivazioni che nella maggior parte dei casi spingono a frequentare i corsi serali. Quella serale insomma è una scuola della speranza, una scuola nella quale si incrociano e fondono esperienze di vita, basata anche sullo scambio di tali esperienze e di conoscenze proprie. L’istituto tecnico economico “Scarpellini” conta già 46 iscritti. Per legge invece il numero minimo di iscritti per classe è di ventidue alunni. Il “serale” funziona quindi, con classi addirittura in esubero e con i nuovi studenti tutti pronti a riprendere in mano la propria vita.
Boom di iscrizioni al corso serale dell’ I.T.E. Scarpellini
Pubblicato il 12 Settembre 2014 11:02 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:26
Giovanna Carnevali, preside dell'Ite Scarpellini
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