All’indomani del consiglio comunale di Foligno, durante il quale il sindaco Mismetti ha illustrato le linee programmatiche per il periodo 2014-2019 arrivano i commenti degli esponenti dell’opposizione. Unanime il coro di no ad un documento che, denunciano da più parti, non è altro che la fotocopia del precedente, ossia di quello che ha accompagnato il primo mandato Mismetti, conclusosi lo scorso maggio. Compatte quindi le forze di minoranza da Impegno civile a Sel, passando per Forza Italia e per finire ai gruppi Amoni sindaco e Obiettivo comune. Voto contrario anche da parte del Movimento 5 stelle che, attraverso il suo portavoce in consiglio comunale Fausto Savini, fa però sapere di aver apprezzato l’accoglimento, da parte della giunta Mismetti, di alcune delle loro proposte. Bene l’apertura, dunque, ma sono ancora diversi i punti su cui i due gruppi ancora divergono. “La relazione della maggioranza – spiega in proposito Savini – ci vede distanti per ciò che riguarda la gestione delle partecipate, le politiche per il lavoro e lo sviluppo che la maggioranza dice di voler attuare, ma anche sul prg e sul comparto turistico”. Molto più duo, invece, l’approccio delle altre forze di opposizione. Se Elisabetta Piccolotti parla infatti di “linee programmatiche scontate, in molti punti fin troppo vaghe e rispetto alle quali non si danno certezze sul dove reperire le risorse necessarie per attuare le politiche prospettate”, Stefania Filipponi lo apostrofa come un “documento autoreferenziale, frutto di una maggioranza debole e incapace che ripropone, puntualmente, gli stessi contenuti”. “Già nel passato quinquennio – commenta – si parlava di bilancio partecipato, politiche di genere, nuovo prg e sviluppo dell’impiantistica sportiva, tutti programmi rimasti inattuati”. Sulla stessa linea anche Riccardo Meloni di Forza Italia. “Sulla carta è il programma ideale – dichiara – chi non vorrebbe che si facessero tutte le cose prospettate nel documento? Ma l’amministrazione ha già dato prova di come all’atto pratico siano solo parole”. Una sorta di libro dei sogni, dunque, come lo definisce anche Massimiliano Romagnoli, che aggiunge: “Dal documento emerge come ci sia una visione di parte della città e di quelli che sono i veri problemi, problemi – conclude – rispetto ai quali non vengono date risposte concrete”.
Intanto arriva una nuova convocazione per i consiglieri folignati. L’appuntamento è per il prossimo martedì, alle 15, nella sala consiliare del Palazzo Comunale. Diversi gli ordini del giorno in discussione, a cominciare dall’interrogazione urgente presentata dalla capogruppo di Impegno civile, Stefania Filipponi, sul trasferimento del Sert e sulla “Casa della salute”. In agenda anche la Fils, con un’interrogazione che porta la firma della Filipponi sullo stato di indebitamento della partecipata e con una mozione urgente presentata dai consiglieri di opposizione. Oltre alla capogruppo di Impegno civile, firmatari dell’ordine del giorno anche Massimiliano Romagnoli di Amoni sindaco, Aldo Amoni di Obiettivo comune e Riccardo Meloni in quota Forza Italia. Due le mozioni presentate invece da Elisabetta Piccolotti di Sel: la prima sulla trascrizione degli atti attestanti la celebrazioni di matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso; mentre la seconda avrà ad oggetto il jobs-acte la riduzione delle tutele dei lavoratori. Due poi gli ordini del giorno firmati dal Mavimento 5 stelle, rappresentato in consiglio comunale da Fausto Savini e Francesca Baldaccini, sul regolamento per la disciplina della Tari e sulla sicurezza in città. In discussione, infine, la mozione presentata dal Pd, presentata da Luca Bellagamba, sulle iniziative da adottare per salvaguardare i siti folignati ed umbri di Enel in virtù del piano di riorganizzazione aziendale.