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Oliva: difficoltà per la produzione d’olio 2014

Pubblicato il 21 Ottobre 2014 15:15 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:01

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Nessun allarme per la stagione 2014 dell’olio di oliva. L’invito a non drammatizzare la situazione rispetto all’ultima raccolta delle olive viene proprio dall’incontro che ieri sera si è tenuto a Trevi tra l’amministrazione comunale, i rappresentanti delle associazioni di categoria del comparto olivicolo – tra cui Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), Coldiretti, Confagricoltura – e i comuni di Spello, Foligno e Campello. Durante il vertice si è discusso dei problemi relativi all’ultima raccolta delle olive che, a causa del caldo umido della passata estate, avrebbero subito l’attacco di alcuni agenti parassitari. Un fenomeno diffuso a macchia di leopardo tra i vari paesi europei a vocazione olivicola che non ha comunque compromesso l’intero mercato dell’olio di oliva come spiegato ai microfoni di Radio Gente Umbra dal vicesindaco di Trevi e consigliere nazionale dell’associazione “Città dell’Olio”, Stefania Moccoli: “Si tratta di un fenomeno a macchia di leopardo che non ha interessato molte zone a ridosso del bosco oppure chi ha anticipato la raccolta o chi ha fatto trattamenti in tempi utili riuscendo così ad avere un buon raccolto”.

L’olio nuovo quindi c’è, ma non si può negare che quella di quest’anno sia una stagione di “scarica” e da qui dunque la necessità dell’incontro di ieri convocato a Trevi per affrontare la situazione nel migliore dei modi e per chiedere l’intervento delle istituzioni: “La riunione è stato voluta proprio per far incontrare tutti i soggetti del comparto olivicolo in modo da ragionare insieme in prospettiva su questa stagione in cui c’è una effettiva scarsità di olio. L’intento comune era quello di non drammatizzare la situazione perchè, di certo non è vero che l’olio non c’è, ma sicuramente bisogna affrontare questa circostanza che, seppur non drammatica, non è di certo una delle migliori. Per questo abbiamo deciso di costituire un tavolo di lavoro insieme a tutti i soggetti presenti all’incontro di ieri per redigere un documento da inviare alla Regione dell’Umbria proprio con la volontà di chiedere a gran voce un osservatorio su l’andamento dei fenomeni fito-sanitari e un piano olivicolo regionale”.  

Un invito quindi a non creare allarmismi, il costo dell’olio subirà un’aumento di prezzo dovuto alle logiche di mercato ma non si sfocerà in fenomeni di approfittamento da parte delle aziende olivicole locali: “Fenomeni di approfittamento che si vogliono paventare non ci saranno; su questo dobbiamo essere molto attenti come istituzioni e come associazioni di categoria.Non dobbiamo drammatizzare perchè è nell’ordine delle cose, nel ciclo della natura”.

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