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“Dante e la Scienza”: i docenti dell’Umbria a lavoro per “rivoluzionare” la scuola

Pubblicato il 12 Novembre 2014 17:15 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:48

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Far dialogare e riunire le cosiddette “due culture”, le scienze e le discipline umanistiche combattendo l’appiattimento e la frammentazione culturale che imperversano in Italia, anche tra i banchi di scuola. Questo l’obiettivo di un ambizioso progetto presentato martedì 11 novembre al Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno, soggetto promotore dell’iniziativa didattica appena avviata che coinvolgerà gli studenti delle scuole superiori di Umbria e Marche nell’anno scolastico in corso. Il progetto, denominato “Dante e la Scienza”, intende affidarsi alla Divina Commedia per individuare ed esplorare gli atavici legami tra scienza e arte, ed aiutare gli studenti a comprendere che le varie discipline didattiche affrontate a scuola non sono scindibili l’una dall’altra, poiché il sapere è unico e uno solo e non può essere frammentato e diviso in compartimenti stagni. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività preparatorie della V “Festa di scienza e filosofia – Virtute e Canoscenza” (dal 9 al 12 aprile 2015) e del gemellaggio con Futura Festival di Civitanova Marche. “Dante e la Scienza” viene proposto proprio nell’anno in cui ricorre il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, il 2015. E non poteva che partire da Foligno, città che ha dato i natali alla prima edizione a stampa della Divina Commedia di Dante, evento storico di cui anche la Festa di scienza e filosofia rinnova la memoria, con il suo motto “Virtute e Canoscenza”, un riferimento al XXVI Canto dell’Inferno. Martedì pomeriggio una platea di 50 docenti provenienti da diversi istituti scolastici dell’Umbria ha assistito alla presentazione del progetto, da parte di Pierluigi Mingarelli e Maurizio Renzini, rispettivamente direttore e presidente del Laboratorio di scienze e filosofia. Ora gli insegnanti di discipline scientifiche e umanistiche si metteranno a lavoro per formulare, insieme ai propri studenti, dei progetti di ricerca, studio e produzione da svolgere in classe. Progetti che mirano a rivoluzionare il modo di fare istruzione, formazione e informazione nelle scuole, introducendo la sfera ludica e sperimentale. Ogni docente, classe e istituto, infatti, può aderire all’iniziativa “Dante e la Scienza” proponendo attività formative a scelta: non è stato imposto alcun piano didattico, proprio per non imbrigliare l’immaginazione dei professori e degli alunni. Unica condizione essenziale del progetto è applicare un approccio interdisciplinare e transculturale allo studio delle tematiche letterarie e scientifiche, che dovrà avvenire a partire dalla Divina Commedia di Dante. Si inizia da subito a spremere le meningi perché i tempi, quelli sì, sono ben definiti: tra un mese, tutti gli istituti aderenti all’iniziativa saranno convocati dal LabScienze per illustrare le proprie proposte. Dopodiché, si avvieranno le attività didattiche, secondo le modalità scelte da ciascuna scuola, che vedranno insegnanti e studenti occupati fino alla primavera del 2015. Infine, nel corso della V “Festa di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenza” si organizzeranno spazi e iniziative per dare diffusione al lavoro svolto da ciascuno studente e tirare, così, le fila del progetto “Dante e le Scienze”. Vista la collaborazione con la regione Marche, si potrà pensare ad altre sedi e occasioni dove esportare e presentare i lavori umbri. A disegnare le linee guida del progetto didattico, il professor Massimo Arcangeli, docente di linguistica presso l’Università degli Studi di Cagliari, conduttore di programmi di lingua e cultura italiana per Rai International, coordinatore del progetto “Plida” per la società Dante Alighieri, curatore del progetto. Arcangeli ha suggerito di introdurre nelle attività la dimensione ludica, per alimentare più agevolmente gli scambi fra saperi scientifici e umanistici sul terreno della Divina Commedia, opera particolarmente esposta all’incontro tra scienza e cultura, arte e filosofia. “Il transculturalismo – ha spiegato il coordinatore del progetto – costruisce ponti là dove altri scavano fossi, affratella là dove altri dividono. Fa dialogare in un clima di piena fiducia là dove altri sono chiusi nei loro sospettosi o rancorosi silenzi. Lavora – ha proseguito Arcangeli – soprattutto per un nuovo umanesimo europeo in cui l’arte e la letteratura non abbiamo paura di integrarsi con la scienza e la tecnologia, di penetrarle e di esserne penetrati”. La partecipazione a “Dante e la Scienza” è aperta a tutti i docenti e a tutte le classi degli istituti d’istruzione superiore dell’Umbria. Per informazioni, contattare il Laboratorio di scienze sperimentali al numero 0742/342598.

 

 

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