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Operare con rifugiati e richiedenti asilo: a Foligno tutto esaurito per il corso post-laurea

Pubblicato il 21 Novembre 2014 14:41 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:41

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L’incontro promosso dal locale comitato è in programma per venerdì 7 novembre nella sala adiacente la chiesa di San Paolo a Foligno. Ad intervenire l’assessore alle Infrastrutture Francesco De Rebotti e anche Guido Perosino, in passato amministratore di Quadrilatero

Dopo il successo riscosso alla “prima”, tutto esaurito per la seconda edizione del corso post-laurea di tre mesi in “tecnico specializzato in accoglienza per rifugiati, richiedenti asilo politico e titolari di protezione internazionale”. Il corso, seguito da 19 studenti, di cui ben otto provenienti da altre regioni (Campania, Liguria e Basilicata), è partito il 6 novembre e consterà di 150 ore tra lezioni frontali di istituzioni e specialisti del settore, visite sul campo, role play, simulazioni, attivazioni esperienziali e laboratori. “E’ un progetto che si propone di andare non solo nella direzione di offrire un tetto e un pasto, bensì, si prefigge di offrire anche un percorso” dichiara Simone Andreotti, presidente di “In Migrazione” onlus, che sottolinea l’importanza di ruoli specializzati in questo settore. Ancora, “Una qualifica professionale indispensabile anche per rilanciare l’occupazione, soprattutto quella dei nostri giovani” afferma Paolo Trenta, presidente del Centro Studi “Città di Foligno”, molto soddisfatto del ruolo eccellente del territorio umbro nel campo della solidarietà. Presente anche il vicesindaco e assessore alla Cultura Rita Barbetti, che ricorda come nella lingua greca, la parola “xenos”, significhi sia ospite che straniero e quindi come sia di fondamentale importanza non solo dare un’accoglienza generale al soggetto, ma fare in modo che ci siano gli strumenti e le basi per un’ accoglienza adeguata al soggetto stesso.

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