15.6 C
Foligno
venerdì, Maggio 2, 2025
HomeCulturaFoligno, sul palco del Clarici “Il cappotto” di Gogol'

Foligno, sul palco del Clarici “Il cappotto” di Gogol’

Pubblicato il 2 Dicembre 2014 11:28 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:33

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Castel Ritaldi, precipita velivolo leggero: un morto

L’incidente aereo nel pomeriggio di giovedì primo maggio in località Mercatello. L’aeromobile è finito all’interno di un capannone industriale: a bordo anche un’altra persona, che è riuscita ad abbandonare il mezzo prima dell’impatto

Manovra fiscale, in consiglio comunale solo la maggioranza: “È la sinistra delle tasse”

La seduta straordinaria e aperta di Foligno ha visto l'assenza preannunciata dell'opposizione, rimasta in piazza per protesta. Da parte delle associazioni di categoria pochi gli interventi rispetto agli inviti

Foligno, in arrivo i contatori idrici intelligenti

Gli “smart meter” consentiranno la lettura a distanza e in tempo reale dei consumi e la rilevazione immediata di anomali e perdite. La sostituzione sarà gratuita ed effettuata da operatori di ditte esterne muniti di tesserino di riconoscimento

Secondo appuntamento a Foligno con la stagione di prosa promossa dal teatro stabile dell’Umbria. In scena al Politeama Clairici, venerdì 5 dicembre alle 21, uno dei più grandi capolavori teatrali, “Il cappotto” di Gogol’, versione curata da Vittorio Franceschi con la regia di Alessandro D’Alatri. Nella Russia zarista, nella fredda Pietroburgo, si snoda la vicenda umana di Akàkij Akàkievic Bašmàckin, un piccolo funzionario che vive serenamente della propria anonima attività di copista, sino al momento in cui, spinto più dalle convenzioni sociali che dal freddo, è costretto a comperarsi un nuovo cappotto. Un cappotto che gli sembrerà recare il rispetto e l’ammirazione dei colleghi, finché un giorno ne verrà derubato. Dal momento del furto, per Akàkij Akàkievic Bašmàckin inizierà un’agonia senza apperente fine alla vana ricerca di giustizia. «Credo sia la storia della maggior parte degli esseri umani – spiega Vittorio Franceschi – dei “copisti della vita”, i quali mandano avanti il mondo pur subendone le violenze e gli insulti, e ripetendone all’infinito le parole e gli usi, i sentimenti e i desideri, i sogni e i naufragi; e la marmaglia rapace dei presuntuosi, dei vili, delle mezze calzette, dei barattieri e dei prepotenti cammina e traffica al nostro fianco, come camminava e trafficava al fianco di Akàkij Akàkievič ai tempi dello Zar Nicola I”. Sul palco, insieme a Franceschi che ne è anche il protagonista, ci saranno Umberto Bortolani, Marina Pitta, Federica Fabiani, Andrea Lupo, Giuliano Brunazzi, Matteo Alì, Alessio Genchi e Stefania Medri. Prenotazioni al numero 075.57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20, fino al giorno precedente lo spettacolo. I biglietti prenotati andranno poi ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti verranno rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

Articoli correlati