Aveva rapinato la parafarmacia di San Giovanni di Baiano a Spoleto, insieme ad un complice, e poi aveva fatto perdere le proprie tracce. Tracce su cui si erano messi subito i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia, che avevano avviato le indagini risalendo così al responsabile di un colpo che aveva fruttato un bottino di 600 euro. A finire nei guai C.M., un ventunenne di origini campane ma residente a Spoleto, autore – secondo i militari – anche di altri furti commessi nel territorio nei mesi scorsi ai danni di alcune attività commerciali. L’accusa per il giovane è di furto, ricettazione e rapina a mano armata.
L’EPISODIO – Era il 28 novembre, quando due uomini armati di coltello e pistola scacciacani hanno fatto irruzione nella parafarmacia di San Giovanni di Baianao, a Spoleto, e dopo aver esploso alcuni colpi, hanno intimato alla titolare di consegnare loro l’incasso. Preso il bottino, si sono quindi dati alla fuga a bordo di un furgone rubato. Individuati dai carabinieri – grazie alle testimonianze di alcuni cittadini – i due hanno deciso di abbandonare il mezzo e proseguire a piedi, riuscendo a dileguarsi nei boschi.
L’INDAGINE – Immediate le ricerche da parte dei militari, che si sono subito messi sulle tracce dei due malviventi. È bastata un’intuizione di alcuni operatori della polizia giudiziaria per concentrare l’attenzione su un giovane del posto, individuato anche grazie alla descrizione fatta da alcuni testimoni che avevano visto passare il furgone a forte velocità poco dopo la rapina. Tassello dopo tassello gli investigatori sono quindi riusciti a ricostruire i movimenti del giovane in quelle ore, movimenti che combaciavano con quanto accaduto alla parafarmacia. Controllato poche ore dopo da una pattuglia, il ventunenne è stato trovato con indosso parte dei vestiti utilizzati durante la rapina e metà del bottino, in banconote di taglio compatibile con quelle sottratte alla titolare della parafarmacia. I servizi di osservazione controllo e pedinamento successivi hanno consentito inoltre di rinvenire abbandonati nel bosco alcuni capi di abbigliamento utilizzati dallo stesso per compiere il delitto. A dare ulteriore prova del coinvolgimento dello spoletino, anche l’analisi del tabulato di traffico telefonico, grazie al quale gli investigatori hanno potuto stabilire la presenza del giovane nel luogo della rapina.
LA FUGA – Sentendosi braccato il ventunenne ha tentato la fuga, acquistando un biglietto aereo per la Germania. Una volta all’aeroporto di Fiumicino, però, il giovane è stato intercettato dai militari, che hanno eseguito il fermo del pubblico ministero che ha diretto le indagini e accompagnato il giovane nel carcere di Civitavecchia, competente per territorio.
L’ARRESTO – Il 23 dicembre scorso è scattato il provvedimento del gip del tribunale di Spoleto, che, concordando con l’ipotesi investigativa e con le risultanze probatorie acquisite, ha accolto la richiesta avanzata dal pm, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.