Un tavolo tecnico per discutere sulla questione dell’ufficio del Giudice di pace di Foligno. E’ la richiesta di Andrea Russo, sindacalista della Uil-Fpl, che torna a sottolineare tutte le criticità evidenziate dall’ufficio una volta preso in carico da parte del Comune di Foligno. “Già ad inizio settembre – spiega Russo – avevamo evidenziato con una lettera al sindaco le gravi criticità che sarebbero emerse una volta preso definitivamente in carico l’ufficio. L’amministrazione aveva risposto che era tutto sotto controllo. Evidentemente non è così”. Per la Uil-Fpl, il Comune avrebbe scaricato sui lavoratori l’onere di mantenere aperto l’ufficio del Giudice di pace di Foligno, “visto che i dipendenti trasferiti sono stati sottratti agli uffici comunali, senza effettuare alcun investimento in assunzioni”. Andrea Russo lamenta gravi difficoltà operative a causa di un organico ed una formazione insufficiente da parte di dipendenti che in precedenza si occupavano di attività completamente diverse con inoltre personale con gravi problemi di salute, anche gravi. Da qui la decisione del sindacato di inviare una nuova lettera al presidente del Tribunale, al Giudice coordinatore e al sindaco con la richiesta di istituire un nuovo tavolo tecnico per approfondire la soluzione e trovare adeguate soluzioni. IL TRASFERIMENTO – Intanto il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione Marianna Madia ha annunciato lo sblocco della mobilità per 1071 dipendenti pubblici verso gli uffici giudiziari dove c’è carenza di personale. A coprire questa carenza dovrebbero essere in primis i dipendenti delle Province. In Umbria inizialmente dovrebbero essere 18: 6 al Tribunale di Perugia, 1 all’ufficio notifiche e protesti, 4 al Tribunale di Spoleto, 1 al Giudice di pace di Terni, 1 alla Procura della Repubblica del Tribunale di Terni ed infine 5 al Tribunale di Terni.