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Fondi europei: a Foligno occhi puntati su lavoro giovanile e agenda urbana

Pubblicato il 11 Febbraio 2015 16:22 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:57

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La programmazione europea al centro del lavoro dell’amministrazione comunale di Foligno. Un’occasione per riprogrammare lo sviluppo del territorio grazie al sempre maggiore ruolo che la programmazione europea assegna ai comuni. Una parte dei progetti su cui l’amministrazione sta lavorando è dedicata all’agenda urbana che rappresenta parte dei fondi destinati alle cinque città più grandi dell’Umbria, per le quali entro il 2020 è prevista la ripartizione di circa 30 milioni di euro. “I temi prioritari su cui ci battiamo sono la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la gestione dell’illuminazione finalizzata al risparmio energetico, la mobilità dolce, una parte dedicata agli attrattori culturali e all’inclusione sociale” asserisce l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Patriarchi. Oltre allo sviluppo sostenibile e all’innovazione, anche la formazione e la creazione di lavoro sono argomenti su cui il comune di Foligno si indirizza. Tra i progetti presentati emerge quello di “Garanzia Giovani”, sono infatti già 400 i ragazzi disoccupati di età compresa tra i 15 e i 29 anni che hanno fatto richiesta e 60 le aziende che hanno avviato la procedura per ospitare i giovani nelle loro imprese. Il progetto è gestito dalla Regione insieme al centro per l’impiego della Provincia e portato avanti con fondi europei. Da non dimenticare anche “A scuola d’impresa” e “Erasmus Plus” finalizzati alla formazione e alla mobilità professionale. Non soltanto il lavoro dunque dal punto di vista dell’occupazione ma anche dell’occupabilità con la promozione delle competenze necessarie all’inserimento nel mondo del lavoro. “La ricerca di fondi europei e il cambiamento mentalità necessario per creare una programmazione ad hoc sono una sfida per niente scontata che però stiamo affrontando al meglio – afferma il sindaco di Foligno Nando Mismetti che in questo percorso è stato aiutato dal consultore Mario Margasini.

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