27.1 C
Foligno
mercoledì, Settembre 17, 2025
HomeEconomiaFoligno, dal Comune un documento a Poste Italiane: "No alla chiusura degli...

Foligno, dal Comune un documento a Poste Italiane: “No alla chiusura degli sportelli”

Pubblicato il 17 Febbraio 2015 11:27 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:54

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Tra passeggiate “rumorose” e poesie Sant’Eraclio si mobilita per Gaza

Giovedì 18 settembre l’iniziativa promossa dalle tante realtà che operano nella frazione folignate per sensibilizzare la comunità sulla grave situazione umanitaria che interessa il popolo palestinese. Gli organizzatori: “Vogliamo dare voce a chi non ce l’ha”

Nuovo direttivo per la Croce Bianca di Foligno

L’associazione di pubblica assistenza alle urne per il rinnovo delle cariche sociali. Soddisfazione in via Camposenago per l’affluenza al voto del 68,46 per cento: ecco tutti gli eletti

Gualdo Cattaneo, inaugurata la nuova scuola

La realizzazione dell’istituto ha visto un impegno economico di sei milioni di euro. Il sindaco Valentini: “Un’opera fondamentale per il territorio”

Un documento per dire “no” alla chiusura degli sportelli postali di Annifo e Capodacaqua. E’ quanto redatto dalla Giunta del Comune di Foligno, che ha espresso “il più netto disappunto e la propria contrarietà all’ipotesi di chiusura dei due uffici” in merito al piano industriale di Poste Italiane che vedrebbe la chiusura di 15 sportelli in Umbria. Nel documento che sarà inviato a Poste Italiane, la Giunta Mismetti ha chiesto “di rimodulare il piano industriale che non penalizzi i territori, soprattutto quelli più marginali, attraverso la chiusura di un servizio essenziale come quello dello sportello postale”. Nel documento si sottolinea che le scelte ipotizzate “portano ad indirizzare la presenza di Poste Italiane solo nelle zone più ricche e popolate, rischiando di produrre ulteriori difficoltà nelle zone più disagiate e marginali del territorio regionale e comunale, comportando una significativa riduzione dei servizi essenziali ai cittadini, in particolare a chi, come le fasce più deboli (gli anziani), ha più difficoltà di spostamento”. Secondo la Giunta la chiusura dei due sportelli “aumenterebbe il rischio di spopolamento dei territori collinari e montani”. Sulla questione ci sarà un incontro con le forze sindacali per esaminare le questioni e un altro con il direttore regionale di Poste Italiane.

 

Articoli correlati