All’apparenza, gli scontrini e le ricevute fiscali che emetteva erano perfetti. Ai suoi clienti elencava tutti i particolari: descrizione dei coperti, delle singole portate e delle bevande consumate con il totale dovuto. Sin qui nulla di strano, se non fosse che in fondo agli scontrini stessi, praticamente impossibile da leggere ad occhio nudo, veniva riportata una voce che attestava l’annullamento della validità. Ad accorgersi del trucchetto l’occhio attento degli agenti della Guardia di Finanza di Foligno. E’ così che il proprietario di un ristorante cinese riusciva a beffare tutti. Da una parte i clienti, che pensavano di aver ricevuto regolare ricevuta e dall’altra l’erario, con un evasione che gli uomini del comandante Fiorenza hanno riscontrato intorno ai 400mila euro. Il proprietario del ristorante utilizzava infatti la funzione della cassa che permette agli esercenti incorsi in errori di digitazione, di potervi ovviare attraverso una semplice procedura prima del rilascio dello scontrino. L’imprenditore ha regolarizzato la propria posizione fiscale attraverso l'”accertamento con adesione”.
Foligno, ristorante cinese emetteva scontrini “annullati”
Pubblicato il 4 Marzo 2015 11:08 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:47
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