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Nocera Umbra protagonista al Festival del Cinema di Spello

Pubblicato il 4 Marzo 2015 09:41 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:47

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Quest’anno, per la prima volta, il Festival del Cinema di Spello ha visto la partecipazione e la collaborazione del Comune di Nocera Umbra. Sabato 28 febbraio, nella giornata di inaugurazione dell’evento, il quartiere nocerino di Porta Santa Croce, nella sala Zuccari del palazzo comunale di Spello, ha allestito tre scenografie (il vescovado, una cucina ed una scuola) per raccontare spaccati di vita nocerina nei primi anni del 1900. In queste ambientazioni sono state recitate delle piccole scene che pongono lo spettatore nelle condizioni di riflettere sulla crudeltà della guerra e toccano il tema del ruolo della donna nel primo Novecento, ovvero “La lavandaia, difficoltà di una donna”, monologo di Maria Anna Parroccini. Il monologo evidenzia le difficoltà di una donna che, da quando suo marito è partito per il fronte, deve allevare da sola quattro figli. La seconda scena è stata “Riflessioni sulla prima guerra mondiale”, monologo di Luca Gallinella, ovvero un invito a ripudiare tutte le guerre di ieri e di oggi. Successivamente “L’omino dei sogni”, dialogo tra un omino e la sua aiutante. La scena è stata rappresentata da Alessandro Petesse e Nadia Bazzucchi. L’aiutante chiede ai passanti di scrivere in un foglietto di carta un sogno sociale, li raccoglie e inserisce in una palla d’argilla. L’omino poi invita gli stessi passanti a pescare un biglietto dicendo: “Non te ne andare senza prendere il sogno. Non prendere però il tuo sogno, ma prendi il sogno altrui”. Infine “La scuola”, che ha visto protagonisti dei bambini, che con l’aiuto della maestra, hanno recitato la poesia d’epoca “La Vespa Teresa”. Le scene teatrali saranno replicate sabato 7 marzo, vigilia della chiusura del Festival, quando per l’occasione sarà presente anche Rai Movie. Inoltre Porta Santa Croce sarà presente a Foligno sabato 20 marzo con una sfilata sempre relativa alla prima guerra mondiale. Una Nocera che esce, che vuole farsi conoscere; una Nocera che promuove il proprio territorio, che vuole uscire dai piccoli confini comunali e guardare al di fuori. È questa la testimonianza di una Nocera che rinasce, che rivive e che lotta contro tutto per restare in piedi.

 

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