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A Bevagna si parla del futuro dei trasporti in Umbria

Pubblicato il 5 Marzo 2015 17:49 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:46

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Si è svolto mercoledì 4 marzo presso il teatro Torti di Bevagna il convegno dal titolo “L’Umbria in viaggio nel futuro”. Tanti i presenti che hanno preso la parola, confrontandosi sugli spunti offerti dal Piano regionale dei Trasporti 2014/2024. L’incontro, organizzato dalla Cisl Umbria e Fit Cisl Reti Comunicazioni, Energia Trasporti dell’Umbria, hail coraggio di scommettere sull’Umbria come territorio nodale: “Pensiamo che l’Umbria per la sua posizione centrale debba essere uno snodo nel contesto nazionale, cercando di privilegiare il trasporto ferroviario rispetto a quello stradale, potenziandolo là dove oggi ancora le opere sono incomplete e ammodernandolo là dove serve” afferma Gianluca Giorgi segretario generale Fit Cisl Umbria, il primo a parlare aprendo il tavolo di confronto. Centrale è stato anche l’argomento riguardante la E45, che rischia di trasformarsi in autostrada e ad oggi utilizzata soprattutto dai mezzi pesanti, su cui è necessario intervenire con una serie di azioni per renderla più sicura e fruibile. “Dobbiamo pensare al traffico locale – dichiara l’assessore regionale ai trasporti Silvano Rometti – se applicassimo il pedaggio sicuramente la quantità di traffico diminuirebbe ma a prescindere da questo dobbiamo pensare alla messa in sicurezza di questo tratto”. Si è parlato di progetti innovativi ma anche di potenziamento degli strumenti già a disposizione della regione, come ad esempio l’aeroporto “San Francesco d’Assisi” , inserito ormai nella lista degli aeroporti di importanza nazionale. Ad oggi abbiamo raggiunto i 250 mila passeggeri – spiega Mario Fagotti presidente dell’aeroporto – dobbiamo arrivare a 500 mila, obiettivo per cui è stato pensato l’aeroporto”. L’obiettivo è quello di aggiungere altre due destinazioni nazionali e due internazionali e di migliorare la comunicazione per quanto riguarda la nuova rotta su Monaco. Si è parlato anche di trasporto pubblico proponendo l’idea di un biglietto unico per viaggiare su Fs, Acap, Minimetrò e Umbria Mobilità. No ad una politica di soli tagli, si ad un percorso sinergico tra Regione e Comuni senza guardare solamente alle esigenze del momento ma con uno sguardo di prospettiva che coinvolga gli utenti dei servizi.

 

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