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Campo rom di Foligno, Tracchegiani: “Il sindaco ordini lo sgombero”

Pubblicato il 9 Marzo 2015 16:57 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:44

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“Un insediamento abusivo che ospita non meno di 40 persone e che funge da vera e propria base e punto di coordinamento per attività illecite in tutto il territorio”. Con queste parole, l’ex consigliere regionale ed esponente di Forza Italia, Aldo Tracchegiani ha riportato alla ribalta la questione del campo nomadi di Moano. Una situazione di particolare disagio per la zona industriale in cui insiste l’insediamento rom di Foligno e su cui, dopo l’ultimo controllo straordinario dei carabinieri di ottobre, non ci sarebbe stato alcun intervento da parte delle istituzioni locali che invece dovrebbero prendere dei provvedimenti per il recupero dell’area come suggerito dallo stesso Tracchegiani intervenuto ai microfoni di Radio Gente Umbra: “Sulla questione del campo rom il sindaco di Foligno dovrebbe prendere dei provvedimenti perchè è un’area che non si può lasciare cosi abbandonata. Praticamente è diventata una base per i criminali che poi vanno in giro a svaligiare le case e le aziende limitrofe”. Un insediamento che, secondo Tracchegiani, risulta pericoloso per chiunque transiti nella zona e che deprezza un’area industriale che oggi non risulta appetibile per qualsiasi imprenditore, compreso chi già vi opera e vorrebbe poter implementare i propri investimenti o preocedere a riqualificare i propri impianti e proprietà: “E’ diventato un biglietto da visita poco utile per questa zona industriale dove nessuno va più ad investire”. Rispetto infatti all’aumento dei furti in città e alla necessità di implementare le politiche per la legalità, secondo l’ex consigliere, le istituzioni “restano con le mani in mano”. Come dovrebbe intervenire secondo lei l’amministrazione comunale di Foligno? “Il sindaco dovrebbe ordinare lo sgombero. Non possiamo avere una centrale operativa tra Foligno e Spoleto”. Un discorso molto ampio, quello dei campi nomadi, che riguarda tutta la regione e che andrebbe affrontato da tutti con maggior responsabilità ripensando anche ad una riforma della giustizia: “Adesso intraprenderò un tour in tutta l’Umbria sul discorso dei campi nomadi perchè è un problema importante su cui ragionare, sul quale andrebbe intrapresa anche una riforma della giustizia di concerto con gli altri paesi”. La situazione del campo di Moano risulta poi ancora più pericolosa, secondo Traccheggiani, a causa della vicina ex discarica mai bonificata che aggrava la situazione dal punto di vista ambientale visto l’accumulo di sporcizia e di rifiuti ferrosi, carcasse d’auto e altri materiali inquinanti.

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