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Quintana, rionali a scuola di sartoria da Stefania Menghini

Pubblicato il 1 Aprile 2015 17:53 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:33

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È stato presentato mercoledì mattina, a palazzo Candiotti, il primo corso di sartoria dell’Ente Giostra della Quintana. Il progetto, che prenderà il via subito dopo le festività pasquali, si svilupperà attraverso appuntamenti che avranno cadenza settimanale e vedrà dall’altra parte della cattedra Stefania Menghini, titolare di uno dei migliori laboratori di sartoria, che ha già collaborato più volte con l’Ente di palazzo Candiotti. Tra i banchi, invece, quaranta apprendisti sarti, membri delle commissioni artistiche rionali. Promotore dell’iniziativa il neo magistrato, Simone Capaldini, che ai microfoni di Radio Gente Umbra ha spiegato come e perché è nato questo primo corso di sartoria. “Era un’esigenza già manifestata da più rioni – ha detto – vedevamo che alcune realtà o comunque in alcune persone non c’era la manualità necessaria per poter sistemare i costumi rionali. Dopo ogni Giostra – ha proseguito – i costumi in qualche modo si rovinano e vanno quindi risistemati. L’obiettivo che ci poniamo – ha quindi ribadito Capaldini – è quello di cercare anche di far risparmiare i rioni, alcuni dei quali magari appaltavano questo servizio esternamente e soprattutto improntare una scuola di costume barocco. E’ un approccio alla scuola di sartoria che dovrebbe poi portare a degli sviluppi futuri molto importanti”. L’intento perseguito da Simone Capaldini e dall’Ente di palazzo Candiotti è, quindi, quello di costruire un percorso professionalizzante dedicato appunto ai rionali che potranno usufruire dei preziosi consigli di Stefania Menghini. E proprio la Menghini ha sottolineato come già da tempo auspicasse la creazione di un corso di sartoria, che permettesse ai singoli rioni di occuparsi in piena autonomia della manutenzione ordinaria e straordinaria degli abiti. Quello che prenderà il via la prossima settimana sarà, però, solo la prima di tutta una serie di iniziative che il magistrato Capaldini intende portare avanti. “Visto anche il progetto promosso dall’amministrazione comunale che punta sull’idea di Foligno come città barocca – ha infatti dichiarato in conclusione – vogliamo formare i rionali su quello che è il mondo barocco, partendo dal settore del vestiario e poi toccando altri aspetti, come ad esempio quello culinario”.  

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