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Foligno, torna ad alzarsi il sipario del San Carlo

Pubblicato il 22 Aprile 2015 14:24 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:22

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Sta per rialzarsi il sipario del teatro San Carlo di Foligno. Dopo i recenti interventi di manutenzione funzionale al palco ed all’impianto illuminotecnico, la struttura folignate sta finalmente per tornare alla piena attività. La data da segnare in calendario è quella di venerdì 24 aprile, quando finalmente la cittadinanza tornerà a riappropriarsi di un pezzo della sua storia. Il taglio del nastro è in programma alle 21 e vedrà la presenza in sala, tra gli altri, del vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, e del presidente della Fondazione Cassa di risparmio della città della Quintana, Alberto Cianetti. Ed è proprio grazie alla sinergia creata tra queste due realtà se il teatro San Carlo è tornato agli antichi splendori. L’Ente di palazzo Cattani e la Diocesi di Foligno hanno infatti cofinanziato il progetto di ristrutturazione dell’immobile che sorge nel cuore della città. LO SPETTACOLO – Ma la serata in programma per venerdì sarà anche l’occasione per vedere tornare in scena i ragazzi di ProTe[M]us che presenteranno al pubblico il loro ultimo spettacolo dal titolo “L’eco della pioggia”. Si chiuderà così la trilogia nata nel 2013 con l’opera “Nei mesi di vento” a cui ha fatto poi seguito, l’anno successivo, “Sogno”. Filo conduttore dei tre spettacoli le virtù teologali. Dopo la fede e la speranza, incarnate dalle prime due opere, “L’eco della pioggia” parlerà di carità. Abbandonato il teatro classico, ProTe[M]us ha scelto la via della sperimentazione, con il pubblico che sarà parte integrante dello spettacolo, interagendo con gli artisti in scena. Ad attendere gli spettatori sarà una messa in scena diversa da quelle che l’hanno preceduta, “molto più drammatica e molto più d’impatto”, come sottolineato dal regista Giacomo Nappini – allievo di Gastone Moschin – che insieme al maestro Michele Pelliccia ne ha curato la realizzazione. Sul palco del teatro San Carlo ben 120 ragazzi tra attori, cantanti, musicisti, ballerini e giocolieri. Gli stessi giovani che negli scorsi mesi sono stati protagonisti dei laboratori promossi, come ogni anno, dal progetto teatrale e musicale della Diocesi di Foligno. LA TRAMA – Lo spettacolo, ambientato su due livelli temporali – gli anni Trenta, chiaro omaggio al periodo in cui vennero installate sul palco del San Carlo le travi di legno recentemente sostituite, e un futuro molto lontano – vedrà protagonisti dei giovani studenti, alle prese con una preside e degli insegnanti, che di umano avranno ben poco e che instaureranno un clima di terrore, paura e pregiudizio, di fatto veri nemici della carità. E sarà proprio questa la battaglia che i giovani alunni dovranno vincere, grazie anche all’aiuto di una figura misteriosa che li spronerà a conoscere la sofferenza ed agire nel nome dell’amore. Gli studenti si ribelleranno al sistema, ma non attraverso la lotta armata. Alla violenza si sostituirà l’amore che, come l’acqua, è capace di rompere gli tutti gli argini, e che li aiuterà a vincere la loro guerra contro qualsiasi pregiudizio. LA VITTORIA AL “ROME THEATRE AWARD” – Ed in attesa di lasciarsi trasportare ed ammaliare dai giochi di luce, dalle musiche e dalle performance dei vari artisti, Michele Pelliccia e Giacomo Nappini – insieme al produttore Augusto Arcangeli – festeggiano il successo ottenuto da “A Christmas Carol”, spettacolo portato in scena sempre al San Carlo lo scorso Natale e con il quale hanno vinto il “Rome Theatre Awards”. La notizia del riconoscimento, ricevuto nell’ambito del concorso nazionale che li ha visti protagonisti insieme ad altre sette compagnie teatrali italiane, è arrivata nella giornata di martedì 21 aprile, tra l’entusiasmo e la soddisfazione dei circa quaranta ragazzi coinvolti nello spettacolo. LE PAROLE DEL REGISTA – “La soddisfazione è immensa – ha dichiarato a caldo il regista Giacomo Nappini – Tutti noi siamo esterrefatti e felici, perché – ha proseguito – già essere scelti tra otto compagnie in tutta Italia è stato un grande traguardo, in più l’aver vinto è la cosa più bella che ci potesse accadere”. A fine anno lo spettacolo verrà riproposto al teatro San Carlo di Foligno, in attesa di calcare altri palcoscenici. “L’obiettivo – ha sottolineato Giacomo Nappini – è quello di portare lo spettacolo in giro per l’Italia, perché ciò di cui hanno maggiormente bisogno i ragazzi che iniziano questo mestiere è poter fare esperienza”. Ed in attesa di conoscere la data della premiazione che si terrà a Roma, il giovane regista folignate pensa al futuro. “Ho già dei titoli in mente – conclude – ma per ora li tengo per me, in attesa che il produttore mi dia il via”.

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