24.9 C
Foligno
lunedì, Luglio 7, 2025
HomePoliticaFoligno, Dario Bruschi (Fai-Cisl): "Grave crisi nel settore agroalimentare"

Foligno, Dario Bruschi (Fai-Cisl): “Grave crisi nel settore agroalimentare”

Pubblicato il 24 Aprile 2015 10:25 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:21

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Infestazione di bruchi, a rischio i boschi e le tartufaie folignati

Nel mese di giugno riscontrata una massiccia presenza di insetti che stanno mangiando le foglie di diverse tipologie di alberi, danneggiando la vegetazione. Al momento interessata un’area di circa mille ettari da Capodacqua a Pale, da Cancelli a Sostino

A palazzo Trinci ultimi giorni per visitare la mostra sui palii d’autore

In esposizione fino a domenica 20 luglio i drappi della Quintana realizzati tra il 1955 e il 2016, riprodotti in dimensione reale. Il percorso rientra in un progetto più ampio dedicato all’arte contemporanea

Foligno, il piano delle opere pubbliche approda in commissione

La seduta è convocata per lunedì 7 luglio e vedrà sul tavolo l’approvazione dell’aggiornamento del programma che andrà realizzato tra il 2025 e il 2027 con un focus su quest’anno

Nel Folignate la crisi del settore agroalimentare è ancora forte. A delineare il quadro della situazione nel territorio e di tutta l’Umbria, è stata la Fai-Cisl, durante il consiglio regionale di giovedì scorso. Raccontare l’Umbria dei lavoratori e la crisi in cui vertono ancora molteplici aziende, questo l’obiettivo dell’incontro. A Foligno e Spoleto ad essere coinvolte sono piccole e grandi realtà del settore. “Oltre alla situazione della Nestlé- Perugina e della Colussi a livello regionale – dichiara Dario Bruschi, segretario regionale della Fai-Cisl Umbria – il territorio di Foligno presenta gravi situazioni di crisi nel settore agroalimentare e sono molti ad essere gli episodi di difficoltà. Ultima e da sottolineare, la crisi del panificio di pasta secca di Filiberto Bianconi di Giano dell’Umbria, che ha chiesto la cassa integrazione straordinaria. Sono 47 i dipendenti che sperano di poter ripartire con una nuova società per produzioni senza glutine e prodotti salutistici, cercando di rilanciare l’azienda salvando i posti di lavoro. E su questo la Cisl continuerà ad operare”. Inoltre, sono state illustrate le questioni e i dubbi che quotidianamente vivono e hanno vissuto i lavoratori di altre realtà agroalimentari, come quelli della Pasta Julia, del Forno Nocera Umbra e della Fattoria Novelli. “Senza contare – ha aggiunto Bruschi – i marchi che hanno cessato l’attività come è successo per la Spigadoro”. All’interno del confronto sulle vertenze aperte, alla quale hanno partecipato anche il commissario nazionale della Fai Cisl Luigi Sbarra e il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra, si è parlato anche di possibili soluzioni. “Siamo determinati nel voler coinvolgere le istituzioni regionali e nazionali, cercando di ascoltare i cittadini – ha aggiunto Bruschi – per creare un movimento che ci dia la possibilità di dare sempre maggiore ascolto alle vertenze. Solo così riusciremo a combattere la crisi, almeno nel settore agroalimentare, continuando a tutelare crescita e posti di lavoro. Per il Pastificio Bianconi attendiamo ulteriori sviluppi della vertenza per salvare i 47 lavoratori coinvolti”. 

Articoli correlati